domenica 7 maggio 2017

Rapporti in gravidanza: consigli e possibili rischi

      “Dottore, ma possiamo avere rapporti sessuali?”, questa è la domanda che non manca mai alla fine della prima consultazione di una coppia in attesa del primo figlio! La risposta è variabile: dipende dai bisogni della coppia, perché la vera domanda che si legge fra le righe è: “Dottore, dobbiamo essere ansiosi e preoccupati?”. Abbiamo chiesto al dr. Marco Siccardi, specialista in ginecologia, come vivere l’intimità durante la gravidanza.
Rapporti in gravidanzaRapporti sessuali in gravidanza: si possono avere?
      Le ricerche psicodinamiche ci dicono che la maternità e la genitorialità, portando con sé la responsabilità nei confronti del nuovo arrivato, alzano automaticamente il livello di ansia. L’ansia fa parte di quel lato della vita “mammifera” (cioè ormonale e neurovegetativa) che è preposta all’evitamento del pericolo e del dolore.
      Affettività, piacere, sicurezza, socialità e vicinanza amorevole sono emozioni e percezioni che hanno un corrispettivo ormonale, immunitario e biologico opposto rispetto ad ansia, dolore, paura, isolamento e pericolo. Il rapporto sessuale è la parte corporea di quell’aspetto ben più grande che è la nostra affettività e il senso di appartenenza.
Inoltre, per dirla con Wilhelm Reich, il rapporto sessuale e l’orgasmo sono il miglior antistress che la natura ci ha messo a disposizione, a condizione di avere a disposizione sufficiente energia metabolica, fisica, psichica. Cioè che l’energia non sia consumata o usata per sopportare disturbi fisici (tipo l’anemia o vari tipologie di dolore) e psichici (ansia, paura, preoccupazione).
      I dieci mesi mestruali di gravidanza sono un periodo speciale, evolutivo e meraviglioso, ma in cui si possono avere delle difficoltà oggettive e soggettive. Le prime settimane, dal punto di vista ormonale, sono come una interminabile sindrome premestruale con dolori, fastidi e gonfiori.
      Dal punto di vista vascolare avviene una vasodilatazione sistemica con ipotensione arteriosa, stanchezza, ritenzione idrica e nausea; dal punto di vista psichico avviene una vera e propria rivoluzione con sentimenti ambivalenti. Dunque, le modalità di come avvengono le prime modificazioni biologiche della gestazione dipendono molto dalla storia anamnestica e dalla fisiologia mestruale di ogni donna.
      “Il rapporto sessuale è un piacere, ma se non fa piacere a cosa serve?” con questo semplice adagio si dà una guida e una risposta.
      Se nella coppia il desiderio sessuale manca, se ci sono disturbi fisici, dolori, contrazioni uterine, perdite di sangue o patologie, se si pensa di dare fastidio al bambino in utero, se si patisce un po’ l’idea di diventare genitori: allora è meglio astenersi dai rapporti e prendersi cura dei propri disturbi. Ogni donna sa con il suo senso interno cosa è meglio per lei.       Solitamente tutto ciò avviene durante il primo trimestre e si risolve con l’entrata nel secondo trimestre.
Sino a quando avere dei rapporti durante la gravidanza?
      La gestazione è un percorso evolutivo su più livelli.
      Durante la gestazione insieme al corpo femminile che cambia, cambiano anche la percezione di sé e le relazioni all’interno della coppia. Per la donna è importante sentire il proprio uomo vicino che la protegge e la apprezza. Sentire di piacere al partner dona fiducia e sicurezza in se stessi.
      Nei rapporti di coppia, si passa dall’essere una coppia di amanti, a essere coniugi (nel senso etimologico di sentirsi uniti l’un l’altra, non certo nel senso di essere sposati!!), a essere genitori con tutto ciò che ne consegue (responsabilità future, risoluzione dei conflitti del passato e con la famiglia di origine, confronto con il figlio ideale e idealizzato, modello genitoriale inconscio). Tutto ciò può prendere vita nel corpo e diventare evidente attraverso i sintomi della gravidanza, nella relazione fisica e nel contatto sessuale di coppia.
      Il rapporto sessuale non solo regala la piacevolezza fisica e sensoriale, ma anche rinforza il legame di coppia, dona il senso di appagamento e soddisfazione, mantiene il corpo rilassato e stimola l’elasticità, la vascolarizzazione e l’ossigenazione dei tessuti pelvici. Stimola la fantasia e la collaborazione con la ricerca di nuove soluzioni e posizioni per ovviare all’ingombro della pancia. Modulando anche la produzione di ormoni utili e benefici in gravidanza (estrogeni, endorfine, ossitocina, prolattina, dopamina, noradrenalina), è come una sorta di allenamento neuro-endocrino in previsione del parto, dell’allattamento e dell’attaccamento al neonato.
      Nelle gravidanze fisiologiche i rapporti sessuali sono sicuri perché l’utero non reagisce agli stimoli ormonali e meccanici. Quando si avvicina il termine e la situazione evolve preparando le condizioni per il parto, i rapporti sessuali possono essere un grande aiuto per agevolare questo passaggio, stimolando gli ormoni del parto, movimentando meccanicamente le fasce e i tessuti interni rendendoli elastici e reattivi, rilassando il mentale e procurando le prostaglandine che ammorbidiscono il collagene della cervice uterina. Inoltre, la sessualità favorisce l’elasticità dei legamenti della zona lombare e sacrale e l’apertura delle ossa del bacino.
      Quindi il rapporto sessuale non solo non è pericoloso ma è soprattutto benefico, per tutta la gravidanza e soprattutto alla fine!

Fontehttp://www.tantasalute.it/articolo/rapporti-in-gravidanza-consigli-e-possibili-rischi/63823/

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