Il team di ricercatori ha esaminato 2110 uomini con problemi di fertilità che sono stati divisi in due gruppi: il primo costituito da 991 uomini, che usavano sistematicamente il cellulare, ed il secondo gruppo di 1119 maschi, che invece non lo utilizzavano.
Questo lavoro ha mostrato che gli uomini con il cellulare hanno un’alterazione della morfologia degli spermatozoi nel 68% dei casi di contro al 58,1% degli uomini senza cellulare.
Inoltre i maschi che usavano frequentemente cellulari avevano dei livelli di testosterone totale circolante più alto ma livelli più bassi di LH, cioè l’ormone prodotto dall’ipofisi, importante ghiandola del sistema nervoso centrale che a sua volta stimola la produzione di testosterone a livello del testicolo, mentre nessuna significativa differenza è stata osservata nel dosaggio dell’FSH e della Prolattina tra i due gruppi.
Visti i dati ottenuti si ipotizza che le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari possono avere una duplice azione sia a livello ormonale sia nella capacità di alterare la qualità del liquido seminale.
Sembra che le onde elettromagnetiche possono bloccare la conversione del testosterone nella suo metabolita attivo e questo può essere il fattore che non permette agli spermatozoi di arrivare a piena maturazione ed avere una morfologia fisiologica.
Naturalmente altre ricerche più mirate e precise sono ora necessarie per confermare questa prima ipotesi di danno nei confronti degli spermatozoi determinato da onde elettromagnetiche, emesse dai cellulari.
Fonte:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1439-0272.2010.01075.x/full
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