martedì 30 giugno 2020

Coppie infertili, durante il lockdown boom di concepimenti

Una percentuale quasi identica a quella dell’infertilità “sine causa”.

        Hanno dovuto interrompere le cure per la fertilità a causa dell’emergenza Covid-19 e, per tutta risposta, hanno concepito naturalmente durante i mesi di permanenza forzata a casa per via del lockdown. È successo al 14% delle coppie italiane che stavano seguendo dei trattamenti per riuscire a concepire un bambino. Il dato arriva uno studio italiano condotto da Arianna Pacchiarotti, responsabile Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri di Roma e docente della Sapienza Università di Roma, secondo cui questa percentuale si avvicina molto a quella che in letteratura viene definita “infertilità senza causa”.

Cinquanta coppie
        La notizia viene riportata dall’Ansa, che scrive che la ricerca ha riguardato 50 coppie di età media di circa 39 anni che avevano dovuto sospendere la procreazione assistita a causa delle misure di distanziamento sociale. “Il dato più interessante – sottolinea Pacchiarotti – è che la percentuale di chi ha concepito naturalmente è molto simile, 14% contro 15%, a quella delle cosiddette infertilità ‘sine causa‘”, quelle cioè in cui sussiste l’infertilità pur non essendo stato rilevato alcun problema medico all’origine della mancata fertilità.

Scarsa attività sessuale
        La studiosa spiega che in parte l’infertilità cosiddetta “senza causa” potrebbe essere dovuta alla bassa frequenza di rapporti sessuali, che spesso non viene menzionata durante l’anamnesi da parte delle coppie perché fonte di vergogna e frustrazione. Frequenza che evidentemente, complice il maggior tempo trascorso in casa dai partner a causa della quarantena, è aumentata per diverse coppie dando vita all’inaspettato risvolto.

Fonte https://www.peopleforplanet.it/coppie-infertili-durante-il-lockdown-boom-di-concepimenti/

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