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FECONDAZIONE ASSISTITA E COVID-19, SIAMS ESCLUDE PROBLEMI
Secondo la Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS), ciò potrebbe accadere nei casi più gravi. E questo potrebbe aver influenzato il risultato, perché una forma più severa della malattia potrebbe indicare una più alta carica virale nel sangue e una più alta possibilità di raggiungere altri organi e fluidi biologici, incluso il seme. Ma la raccolta del liquido seminale avviene per masturbazione, «che non può certo essere considerata una procedura sterile». Per questo potrebbero esserci stati falsi positivi. Ma non è l’unico limite: la metodologia non è stata specificata. «Fino a che i colleghi cinesi non avranno esaurientemente risposto alle domande, l’analisi approfondita della letteratura esclude la possibilità concreta di una localizzazione virale nel liquido seminale e quindi di problemi correlati ad una trasmissibilità o contaminazione durante il processo di crioconservazione e di fecondazione assistita», scrivono Giovanni Corona, presidente Siams, e i professori Elisabetta Baldi e Francesco Lombardo. Servono, quindi, ulteriori e più ampi studi, anche in pazienti guariti, per escludere danni sulla fertilità e sulla produzione ormonale.
Fonte https://www.ilsussidiario.net/news/fecondazione-assistita-e-covid-19-nessuna-prova-su-contagio-via-liquido-seminale/2035301/
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