La steatosi epatica non alcolica - nel linguaggio comune si parla di fegato grasso - è la conseguenza di un progressivo accumulo di trigliceridi all'interno delle cellule che compongono il fegato (epatociti) e viene considerata un passaggio quasi «scontato» per chi soffre di sindrome metabolica. Secondo i dati più recenti, nei Paesi industrializzati a soffrirne sarebbe un quarto della popolazione (25 per cento). Preoccupa anche il progressivo abbassamento dell'età media di insorgenza, legato alla crescita dei tassi di sovrappeso e obesità a partire dall'infanzia e dall'adolescenza. Nella popolazione generale, la steatosi epatica, oltre a rappresentare la principale causa di danno epatico, è associata al diabete e ipertensione. Nei casi più gravi, quando il fegato è grasso, si può registrare anche l'infiammazione cronica del fegato che può, arrivare a compromettere la funzionalità dell'organo. Questa condizione, nota come steatoepatite non alcolica (Nash), può aprire la strada all'insorgere di malattie più gravi, quali la cirrosi e il tumore del fegato. Ecco perché evitare l'accumulo di grasso è fondamentale, in tutte le fasi della vita.
Fonte https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/fegato-grasso-in-gravidanza-piu-rischi-per-mamma-e-bambini
Fonte https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/fegato-grasso-in-gravidanza-piu-rischi-per-mamma-e-bambini
Nessun commento:
Posta un commento