lunedì 22 giugno 2020

Ricerca: scoperti gli effetti dei cambiamenti climatici sulla gravidanza

       Una ricerca condotta dall’Office of Environmental Health Hazard Assessment (California) mostra quali siano gli effetti dei cambiamenti climatici sulla gravidanza. Infatti, le donne incinte esposte a onde di calore o all’inquinamento atmosferico hanno maggiori probabilità di avere bambini prematuri, sottopeso o nati morti. Esaminando più di 32 milioni di nascite negli USA, lo studio presenta alcune delle prove più schiaccianti che collegano il cambiamento climatico a danni sui bambini appena nati.

       Secondo la ricerca, pubblicata sul Journal of American Medical Association, le onde di calore tendono a causare nascite premature aumentandone l’incidenza tra l’8,6 e il 21%. Anche un basso peso del bambino alla nascita sembra essere più comune con l’aumentare delle temperature. Ma non solo, perché ad ogni aumento di temperatura di 1° C durante la settimana prima del parto corrisponde una probabilità del 6% di bambini nati morti nei mesi da maggio a settembre.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla gravidanza
       Lo studio ha inoltre messo in luce gli effetti sulla gravidanza dovuti a una maggiore esposizione a due tipi di inquinanti atmosferici: l’ozono e il PM 2.5, le cui concentrazioni nell’atmosfera crescono con l’aumentare del riscaldamento globale. Secondo la ricerca, l’elevata esposizione a tali inquinanti durante l’ultimo trimestre di gravidanza è legata a un aumento del 42% del rischio di mortalità del bambino.

       Ma non solo. Ciò che la ricerca mette in luce è che gli effetti dei cambiamenti climatici sulla gravidanza colpiscono soprattutto le madri e i bambini afroamericani, molto più in pericolo rispetto alla popolazione nella sua totalità. Infatti, non solo i quartieri delle comunità afroamericane hanno molte più probabilità di essere più caldi delle aree circostanti, ma hanno anche maggiori probabilità di trovarsi vicino ad industrie inquinanti.

       Catherine Garcia Flowers, dell’associazione Moms Clean Air Force, ha sottolineato al New York Times che la ricerca sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla gravidanza è la prova che il governo e l’EPA avrebbero dovuto rendere più stringenti le normative contro l’inquinamento atmosferico. “Non fare nulla sull’inquinamento atmosferico, che così chiaramente ha un impatto maggiore sui neri americani, è un esempio di razzismo strutturale.

       Inoltre, le condizioni di vita degli afroamericani hanno effetti sulle spese sanitarie che le famiglie devono affrontare quando si tratta di portare avanti una gravidanza. Le madri afroamericane hanno una probabilità 2,4 volte maggiore di avere figli sottopeso rispetto alle donne bianche, con un rischio di morte alla nascita 2 volte più grande. In più, le minoranze hanno più probabilità di avere meno accesso all’assistenza medica.

Fonte https://www.rinnovabili.it/ambiente/cambiamenti-climatici/effetti-dei-cabiamenti-climatici-sulla-gravidanza/

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