Le donne incinte non sembrano essere più a rischio della media di essere infettate dal Sars-cov-2, scrive il New Scientist, e se si ammalano in genere hanno sintomi lievi o moderati, come le altre donne. “Se ci fossero stati grandi rischi, li avremmo già visti”, ha dichiarato alla Bbc Christoph Lees, professore di ostetricia all’Imperial College di Londra.
Sulle 251 donne che tra il 22 marzo e il 4 aprile 2020 hanno partorito a New York al Presbyterian Allen hospital e al Columbia university Irving medical center, 33 sono risultate positive al nuovo coronavirus, ma solo quattro avevano la febbre o altri sintomi. Le altre erano asintomatiche al momento del test.
Alcuni casi di donne incinte che si sono ammalate gravemente sono emersi in uno studio preliminare dell’università di Oxford: su 427 donne in gravidanza ricoverate con il covid-19 negli ospedali del Regno Unito tra il 1 marzo e il 14 aprile, nove erano in terapia intensiva al momento dello studio e tre sono morte. La maggior parte delle donne ricoverate aveva superato il sesto mese di gravidanza, ha puntualizzato all’agenzia Reuters Marian Knight, che ha guidato la ricerca, sottolineando l’importanza delle misure di distanziamento sociale anche nelle ultime fasi della gravidanza.
Un’indagine più piccola, condotta in Svezia su 53 donne, ha invece rilevato una probabilità più elevata di dover ricorrere alla terapia intensiva per le donne incinte rispetto ad altre donne della stessa età.
Cominciano inoltre a emergere alcuni casi che suggeriscono una possibile trasmissione del virus dalla donna al feto attraverso la placenta. Un piccolo numero di bambini nati da donne con il covid-19 è risultato positivo al Sars-cov-2 poco dopo la nascita, e nella placenta di una donna che aveva avuto un aborto spontaneo alla 22esima settimana è stata rilevata la presenza del virus. Tuttavia, la maggior parte degli studi non ha trovato prove di questa trasmissione, quindi se il virus attraversa la placenta è probabile che succeda solo raramente.
Fonte https://www.internazionale.it/liveblog/2020/05/14/coronavirus-rischio-gravidanza
Sulle 251 donne che tra il 22 marzo e il 4 aprile 2020 hanno partorito a New York al Presbyterian Allen hospital e al Columbia university Irving medical center, 33 sono risultate positive al nuovo coronavirus, ma solo quattro avevano la febbre o altri sintomi. Le altre erano asintomatiche al momento del test.
Alcuni casi di donne incinte che si sono ammalate gravemente sono emersi in uno studio preliminare dell’università di Oxford: su 427 donne in gravidanza ricoverate con il covid-19 negli ospedali del Regno Unito tra il 1 marzo e il 14 aprile, nove erano in terapia intensiva al momento dello studio e tre sono morte. La maggior parte delle donne ricoverate aveva superato il sesto mese di gravidanza, ha puntualizzato all’agenzia Reuters Marian Knight, che ha guidato la ricerca, sottolineando l’importanza delle misure di distanziamento sociale anche nelle ultime fasi della gravidanza.
Un’indagine più piccola, condotta in Svezia su 53 donne, ha invece rilevato una probabilità più elevata di dover ricorrere alla terapia intensiva per le donne incinte rispetto ad altre donne della stessa età.
Cominciano inoltre a emergere alcuni casi che suggeriscono una possibile trasmissione del virus dalla donna al feto attraverso la placenta. Un piccolo numero di bambini nati da donne con il covid-19 è risultato positivo al Sars-cov-2 poco dopo la nascita, e nella placenta di una donna che aveva avuto un aborto spontaneo alla 22esima settimana è stata rilevata la presenza del virus. Tuttavia, la maggior parte degli studi non ha trovato prove di questa trasmissione, quindi se il virus attraversa la placenta è probabile che succeda solo raramente.
Fonte https://www.internazionale.it/liveblog/2020/05/14/coronavirus-rischio-gravidanza
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