Timore per il futuro, incerto anche dal punto di vista economico. Preoccupazioni per eventuali rischi corsi da mamma e bambino durante la gravidanza e l’allattamento. I pensieri negativi dovuti all’emergenza sanitaria legati al Covid-19 possono causare stress all’interno della coppia, soprattutto nella donna, influenzando la fertilità femminile. Gli esperti di fertilità notano questa preoccupazione in tutte le coppie che stanno cercando di avere un bambino, anche attraverso un percorso di procreazione medicalmente assistita. Combattere questa tensione è il primo passo per proteggere la fertilità.
Lo stress può danneggiare l’ovulazione
Una coppia vive una situazione di stress particolarmente intenso ed è noto che ansia e tensione psicologica condizionano in modo importante la fertilità in periodi “normali”, figuriamoci in una situazione impegnativa come in tempo di Covid-19. Uno studio pubblicato su Annals of Epidemiology, che ha coinvolto circa 400 donne sessualmente attive fino ai 40 anni, ha dimostrato che lo stress incide negativamente su fertilità e concepimento. In condizioni di forte tensione, le probabilità di concepire da parte della donna tendono a diminuire del 40-45 per cento rispetto a quando non si vivono eventi stressanti. L’ovulazione è fortemente condizionata dallo stress, che mantiene alti in circolo due ormoni, l’adrenalina e il cortisolo. Queste sostanze interferiscono con l’attività dell’ipotalamo, responsabile dei bioritmi e riducono il livello di progesterone, ormone che regola l’ovulazione. Un’ovulazione assente o irregolare può essere un ostacolo al concepimento.
Imparare a controllare la tensione
Proteggere la fertilità dai danni dello stress è possibile: il lato positivo dello stress è che, quando viene tenuto sotto controllo, ha effetti reversibili e non interferisce più con la possibilità di avere un bambino se non sono presenti disturbi fisici. “Con pazienza e positività, è possibile riconquistare un buon equilibrio psicofisico favorevole al concepimento” spiega la dottoressa Francesca Zucchetta, psicologa e psicoterapeuta del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, esperta in tematiche di infertilità di coppia e procreazione medicalmente assistita. “Il suggerimento è di cogliere questo momento per dedicarci a noi stessi e al rapporto di coppia, evitando di concentrarci costantemente sul continuo flusso di notizie negative”.
I segreti per proteggere la fertilità
In fase 2 è permesso riprendere un po’ di attività fisica, per rimettersi in forma e favorire il benessere psicofisico, a vantaggio delle possibilità di concepimento. Si può anche praticare qualche esercizio di rilassamento con yoga o ginnastica dolce, anche in casa, per combattere gli effetti dannosi dello stress. Diminuire il consumo di caffeina e di alcol, smettere di fumare o almeno ridurre il fumo, seguire una sana alimentazione sono suggerimenti semplici ma decisivi per salvaguardare la fertilità. Gli esperti suggeriscono di richiedere un supporto psicologico, anche in modalità a distanza, per le coppie che sentissero il bisogno di un accompagnamento nella gestione dei propri stili di vita e dello stress, anche quando sia necessario riprendere i trattamenti di procreazione assistita.
Fonte https://www.bimbisaniebelli.it/concepimento/come-proteggere-la-fertilita-dai-danni-del-covid-19-33341
Lo stress può danneggiare l’ovulazione
Una coppia vive una situazione di stress particolarmente intenso ed è noto che ansia e tensione psicologica condizionano in modo importante la fertilità in periodi “normali”, figuriamoci in una situazione impegnativa come in tempo di Covid-19. Uno studio pubblicato su Annals of Epidemiology, che ha coinvolto circa 400 donne sessualmente attive fino ai 40 anni, ha dimostrato che lo stress incide negativamente su fertilità e concepimento. In condizioni di forte tensione, le probabilità di concepire da parte della donna tendono a diminuire del 40-45 per cento rispetto a quando non si vivono eventi stressanti. L’ovulazione è fortemente condizionata dallo stress, che mantiene alti in circolo due ormoni, l’adrenalina e il cortisolo. Queste sostanze interferiscono con l’attività dell’ipotalamo, responsabile dei bioritmi e riducono il livello di progesterone, ormone che regola l’ovulazione. Un’ovulazione assente o irregolare può essere un ostacolo al concepimento.
Imparare a controllare la tensione
Proteggere la fertilità dai danni dello stress è possibile: il lato positivo dello stress è che, quando viene tenuto sotto controllo, ha effetti reversibili e non interferisce più con la possibilità di avere un bambino se non sono presenti disturbi fisici. “Con pazienza e positività, è possibile riconquistare un buon equilibrio psicofisico favorevole al concepimento” spiega la dottoressa Francesca Zucchetta, psicologa e psicoterapeuta del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, esperta in tematiche di infertilità di coppia e procreazione medicalmente assistita. “Il suggerimento è di cogliere questo momento per dedicarci a noi stessi e al rapporto di coppia, evitando di concentrarci costantemente sul continuo flusso di notizie negative”.
I segreti per proteggere la fertilità
In fase 2 è permesso riprendere un po’ di attività fisica, per rimettersi in forma e favorire il benessere psicofisico, a vantaggio delle possibilità di concepimento. Si può anche praticare qualche esercizio di rilassamento con yoga o ginnastica dolce, anche in casa, per combattere gli effetti dannosi dello stress. Diminuire il consumo di caffeina e di alcol, smettere di fumare o almeno ridurre il fumo, seguire una sana alimentazione sono suggerimenti semplici ma decisivi per salvaguardare la fertilità. Gli esperti suggeriscono di richiedere un supporto psicologico, anche in modalità a distanza, per le coppie che sentissero il bisogno di un accompagnamento nella gestione dei propri stili di vita e dello stress, anche quando sia necessario riprendere i trattamenti di procreazione assistita.
Fonte https://www.bimbisaniebelli.it/concepimento/come-proteggere-la-fertilita-dai-danni-del-covid-19-33341
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