In gravidanza è possibile che durante il terzo trimestre e anche dopo, la memoria faccia dei brutti scherzi. Improvvisamente ci si dimentica qualcosa, ed è sempre più facile che una donna in stato interessante, per esempio, si trovi in una stanza e si chieda “cosa dovevo fare?”. Così, improvvisamente ci si dimentica quello che si faceva o che si doveva fare nell’imminente. Non è poca attenzione, no, questo “disturbo” che più che un disturbo è un sintomo della gravidanza prende il nome di Amnesia da gravidanza, o Momnesia. Ne soffrono la maggior parte delle future mamme in stato interessante e non è dovuto ad un periodo di stress, come in un primo momento si può pensare. La causa di questo sintomo è correlata, invece, a cambiamenti ormonali che durante la gravidanza avvengono naturalmente. Ma quali sono, nello specifico le cause e cos’è l’amnesia da gravidanza? E’ vero che la materia grigia nelle future mamme si riduce? Scopriamolo insieme facendo luce su tali domande
Molte donne si lamentano della loro memoria, o meglio, della loro perdita di memoria quando restano incinte Diversi studi, segnalano diversi cambiamenti che si producono nel cervello delle future madri. Le cosiddette ristrutturazioni hanno inizio durante la gravidanza e sono ancora evidenti a distanza di due anni dal parto. La gravidanza è un periodo particolare nella vita di una donna: i cambiamenti fisici, psicologici e ormonali si rincorrono e si combinano tra loro, producendo effetti che si riflettono nei diversi aspetti della vita.
Molte donne sperimentano difficoltà nella concentrazione e nella memoria, soprattutto in aspetti della quotidianità. Non ricordarsi dove si è riposto un mazzo di chiavi e trovarlo dopo ore nel frigorifero, dimenticarsi di dover fare una cosa, non riuscire a farsi venire in mente una semplicissima parola di uso comune: sono tutte piccole amnesie. Una buona percentuale delle donne in gravidanza afferma di sentirsi più sbadata del solito. Perdere il cellulare o le chiavi, dimenticarsi di comprare qualcosa al supermercato, la pentola sul fuoco o un appuntamento di lavoro sono alcune delle situazioni che queste donne segnalano come comuni durante il secondo o il Terzo trimestre di gravidanza.
Bisogna specificare che il termine amnesia da gravidanza non è stato coniato dalla scienza, bensì dalle convinzioni popolari. Gli specialisti ammettono che alcune donne manifestano una perdita di memoria che potrebbe essere associata ai cambiamenti ormonali o, più semplicemente, alla preoccupazione legata alla gravidanza, che esclude dalla loro mente quello che non è importante. Dopo il parto, inoltre, la stanchezza potrebbe causare queste piccole dimenticanze.
Per questa particolare condizione di amnesia è stato coniato il termine “momnesia” (dall’inglese mum , mamma + amnesia) . Ad averlo usato per la prima volta è stata la pediatra Tanya Altman in riferimento alle difficoltà di memoria che le future madri riscontrano dalla ventiseiesima settimana d’attesa fino ai 6 – 12 mesi di vita del bambino.
L’amnesia è un disturbo della memoria che consiste nell’incapacità di ricordare un’informazione in uno specifico momento. Può essere suddivisa diversamente a seconda della sua durata e delle zone della memoria che va a colpire. Può essere perciò temporanea o permanente, anterograda quando riguarda la formazione di nuovi ricordi o retrograda se intacca quelli passati. Secondo la neuropsichiatra Dr Luann Brizendine, il cervello della mamma ha un grosso impatto sui cambiamenti che una nuova vita apporterebbe sulla propria. Di conseguenza le difficoltà di focalizzazione e memoria sono dovute a un diverso investimento da parte del cervello, che metterebbe al primo piano la protezione e il monitoraggio del nascituro, lasciando in secondo piano il “superfluo”.
Le cause delle problematiche di memoria in gravidanza non sono del tutto certe e variano da donna a donna. Quello che è certo è che i fattori fisici e psicologici rivestono un ruolo molto importante. Agli inizi, la donna è alle prese con stanchezza mattutina, insonnia e fatica in generale. Con il trascorrere della gravidanza aumentano i pensieri e le azioni in preparazione alla nascita del bambino: essere “distratte” da una nuova vita che sta crescendo dentro di sé non dovrebbe suonare poi così strano.
Quindi in breve i fattori che influenzano l’insorgenza di tale amnesia sono:
Molte donne si lamentano della loro memoria, o meglio, della loro perdita di memoria quando restano incinte Diversi studi, segnalano diversi cambiamenti che si producono nel cervello delle future madri. Le cosiddette ristrutturazioni hanno inizio durante la gravidanza e sono ancora evidenti a distanza di due anni dal parto. La gravidanza è un periodo particolare nella vita di una donna: i cambiamenti fisici, psicologici e ormonali si rincorrono e si combinano tra loro, producendo effetti che si riflettono nei diversi aspetti della vita.
Molte donne sperimentano difficoltà nella concentrazione e nella memoria, soprattutto in aspetti della quotidianità. Non ricordarsi dove si è riposto un mazzo di chiavi e trovarlo dopo ore nel frigorifero, dimenticarsi di dover fare una cosa, non riuscire a farsi venire in mente una semplicissima parola di uso comune: sono tutte piccole amnesie. Una buona percentuale delle donne in gravidanza afferma di sentirsi più sbadata del solito. Perdere il cellulare o le chiavi, dimenticarsi di comprare qualcosa al supermercato, la pentola sul fuoco o un appuntamento di lavoro sono alcune delle situazioni che queste donne segnalano come comuni durante il secondo o il Terzo trimestre di gravidanza.
Bisogna specificare che il termine amnesia da gravidanza non è stato coniato dalla scienza, bensì dalle convinzioni popolari. Gli specialisti ammettono che alcune donne manifestano una perdita di memoria che potrebbe essere associata ai cambiamenti ormonali o, più semplicemente, alla preoccupazione legata alla gravidanza, che esclude dalla loro mente quello che non è importante. Dopo il parto, inoltre, la stanchezza potrebbe causare queste piccole dimenticanze.
Per questa particolare condizione di amnesia è stato coniato il termine “momnesia” (dall’inglese mum , mamma + amnesia) . Ad averlo usato per la prima volta è stata la pediatra Tanya Altman in riferimento alle difficoltà di memoria che le future madri riscontrano dalla ventiseiesima settimana d’attesa fino ai 6 – 12 mesi di vita del bambino.
L’amnesia è un disturbo della memoria che consiste nell’incapacità di ricordare un’informazione in uno specifico momento. Può essere suddivisa diversamente a seconda della sua durata e delle zone della memoria che va a colpire. Può essere perciò temporanea o permanente, anterograda quando riguarda la formazione di nuovi ricordi o retrograda se intacca quelli passati. Secondo la neuropsichiatra Dr Luann Brizendine, il cervello della mamma ha un grosso impatto sui cambiamenti che una nuova vita apporterebbe sulla propria. Di conseguenza le difficoltà di focalizzazione e memoria sono dovute a un diverso investimento da parte del cervello, che metterebbe al primo piano la protezione e il monitoraggio del nascituro, lasciando in secondo piano il “superfluo”.
Le cause delle problematiche di memoria in gravidanza non sono del tutto certe e variano da donna a donna. Quello che è certo è che i fattori fisici e psicologici rivestono un ruolo molto importante. Agli inizi, la donna è alle prese con stanchezza mattutina, insonnia e fatica in generale. Con il trascorrere della gravidanza aumentano i pensieri e le azioni in preparazione alla nascita del bambino: essere “distratte” da una nuova vita che sta crescendo dentro di sé non dovrebbe suonare poi così strano.
Quindi in breve i fattori che influenzano l’insorgenza di tale amnesia sono:
- maggiore stanchezza
- fatica generale e spossatezza gravidica
- insonnia e disturbi del sonno
- Pensieri legati al parto e al benessere del bimbo in genere.
Fonte https://www.chedonna.it/2020/02/29/perche-in-gravidanza-si-hanno-vuoti-di-memoria-le-cause/
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