La scelta di partorire in casa era stata quasi del tutto abbandonata con l’avvento della medicalizzazione dell’evento nascita. Gli ospedali, dipinti come i luoghi più sicuri dove poter dare alla luce un bambino, hanno visto un incremento esponenziale delle nascite a partire dalla metà degli anni ’50.
La realtà del nascere in casa rimase, in quegli anni, prerogativa esclusiva delle aree più rurali del territorio italiano, dove le ostetriche condotte assistevano le partorienti e le puerpere grazie alla loro grande esperienza e con l’uso degli strumenti presenti nelle borse ostetriche.
Negli ultimi anni però si sta assistendo ad un lento ritorno all’assistenza del travaglio e del parto a domicilio.
Ma quali sono i motivi di questa scelta? Sicuramente le donne, molto più consapevoli della propria potenza generativa e della possibilità di compiere scelte di salute, si stanno riappropriando della spontaneità dell’evento nascita. La nascita in ospedale, pur nella sua sicurezza, è vista come eccessivamente medicalizzata: l’ambiente non è familiare, spesso si incorre in pratiche routinarie, il rischio di essere protagoniste passive del proprio parto aumenta.
Chi sceglie di far nascere in casa il proprio bambino, intraprende un percorso che inizia con il concepimento e che porterà ad una grande consapevolezza di sé, delle proprie scelte, delle proprie forze ma anche dei propri limiti. Con questa scelta la coppia si riappropria di un evento spontaneo e fisiologico ed ha la possibilità di viverlo pienamente in un ambiente familiare, circondata da persone scelte e di supporto.
La coppia sarà accompagnata durante tutto il percorso nascita da un’ostetrica o da un team di ostetriche, che forniranno supporto e accompagnamento durante tutta la gravidanza, al momento del parto e durante il puerperio. L’assistenza sarà personalizzata in base alle esigenze della coppia e saranno rispettati i ritmi fisiologici del travaglio e le scelte dei neo-genitori in merito all’assistenza al neonato.
La coppia potrà stilare un piano del parto, che guiderà le ostetriche nell’assistenza al fine di garantire il rispetto delle decisioni prese.
Tuttavia, non tutte le donne possono affrontare un parto in casa. Infatti, poiché il travaglio e il parto sono eventi che hanno dei rischi imprevedibili, è necessario che la gravidanza sia fisiologica e che la struttura ospedaliera più vicina sia raggiungibile in breve tempo. Questo garantisce che i rischi per la madre e per il suo bambino siano ridotti al minimo in caso di complicanze.
Dunque partorire in casa è possibile e sicuro in quanto la coppia è accompagnata da professionisti qualificati durante tutto il percorso nascita; garantisce che il parto avvenga in un ambiente accogliente, caldo e in presenza di persone care; riduce gli interventismi e la medicalizzazione permettendo che la coppia sia protagonista vera dell’esperienza nel rispetto dei ritmi fisiologici dell’evento nascita.
La realtà del nascere in casa rimase, in quegli anni, prerogativa esclusiva delle aree più rurali del territorio italiano, dove le ostetriche condotte assistevano le partorienti e le puerpere grazie alla loro grande esperienza e con l’uso degli strumenti presenti nelle borse ostetriche.
Negli ultimi anni però si sta assistendo ad un lento ritorno all’assistenza del travaglio e del parto a domicilio.
Ma quali sono i motivi di questa scelta? Sicuramente le donne, molto più consapevoli della propria potenza generativa e della possibilità di compiere scelte di salute, si stanno riappropriando della spontaneità dell’evento nascita. La nascita in ospedale, pur nella sua sicurezza, è vista come eccessivamente medicalizzata: l’ambiente non è familiare, spesso si incorre in pratiche routinarie, il rischio di essere protagoniste passive del proprio parto aumenta.
Chi sceglie di far nascere in casa il proprio bambino, intraprende un percorso che inizia con il concepimento e che porterà ad una grande consapevolezza di sé, delle proprie scelte, delle proprie forze ma anche dei propri limiti. Con questa scelta la coppia si riappropria di un evento spontaneo e fisiologico ed ha la possibilità di viverlo pienamente in un ambiente familiare, circondata da persone scelte e di supporto.
La coppia sarà accompagnata durante tutto il percorso nascita da un’ostetrica o da un team di ostetriche, che forniranno supporto e accompagnamento durante tutta la gravidanza, al momento del parto e durante il puerperio. L’assistenza sarà personalizzata in base alle esigenze della coppia e saranno rispettati i ritmi fisiologici del travaglio e le scelte dei neo-genitori in merito all’assistenza al neonato.
La coppia potrà stilare un piano del parto, che guiderà le ostetriche nell’assistenza al fine di garantire il rispetto delle decisioni prese.
Tuttavia, non tutte le donne possono affrontare un parto in casa. Infatti, poiché il travaglio e il parto sono eventi che hanno dei rischi imprevedibili, è necessario che la gravidanza sia fisiologica e che la struttura ospedaliera più vicina sia raggiungibile in breve tempo. Questo garantisce che i rischi per la madre e per il suo bambino siano ridotti al minimo in caso di complicanze.
Dunque partorire in casa è possibile e sicuro in quanto la coppia è accompagnata da professionisti qualificati durante tutto il percorso nascita; garantisce che il parto avvenga in un ambiente accogliente, caldo e in presenza di persone care; riduce gli interventismi e la medicalizzazione permettendo che la coppia sia protagonista vera dell’esperienza nel rispetto dei ritmi fisiologici dell’evento nascita.
Nessun commento:
Posta un commento