La quasi totalità dei giovani oggi rischia problemi di fertilità per colpa degli stili di vita scorretti (che vanno dal fumo alla sedentarietà passando per la droga), o a causa di patologie non diagnosticate e non curate in maniera adeguata: dal varicocele alle sempre più frequenti malattie sessualmente trasmissibili.
Un check-up della salute sessuale, dopo la pubertà, è il modo migliore per intervenire prima che sorgano problemi poi difficili da risolvere. Lo hanno sottolineato gli esperti della "Società italiana di andrologia" (Sia) in occasione di un corso organizzato a Roma dall'Enpab (l'Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei biologi) e dalla stessa Sia, durante il quale si è sottolineato quanto l'alleanza fra medico e biologo sia fondamentale per valutare tutti gli aspetti della fertilità maschile: dalle patologie che la compromettono al numero e alla motilità degli spermatozoi.
"In una coppia su due infertile le difficoltà dipendono dall'uomo: il timore è che in futuro il dato possa perfino peggiorare - spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore dell'Università Federico II di Napoli -. Il numero medio degli spermatozoi infatti si è dimezzato negli ultimi 50 anni e gli italiani ipofertili, ovvero con meno di 15 milioni di spermatozoi e una motilità ridotta di almeno il 40 per cento, sono ben 2 milioni, il doppio di 30 anni fa. Molto incidono gli stili di vita sbagliati, a cui è esposta la quasi totalità dei giovani: la sedentarietà è infatti sempre più diffusa, così come le diete scorrette da un lato e il sovrappeso e l'obesità dall'altro. Senza contare il ruolo negativo del fumo: tutte abitudini che possono e devono essere corrette in giovane età per evitare che impattino negativamente sulla fertilità".
A questo si aggiungono malattie che possono comprometterla e che colpiscono fin dalla prima infanzia, dalla ritenzione testicolare alle infezioni ai testicoli, fino alla torsione del funicolo spermatico; in adolescenza può comparire un varicocele, che ugualmente minaccia la fertilità. Sono sempre più comuni fra i giovanissimi anche le malattie sessualmente trasmissibili che, provocando un'infiammazione delle vie seminali, possono mettere a rischio la possibilità di avere figli.
"Queste condizioni sono facilmente diagnosticabili con una visita andrologica dopo la pubertà: un controllo medico a 18 anni è perciò raccomandabile a tutti i ragazzi - sottolinea Bruno Giammusso, presidente della Commissione Scientifica Sia -. Il medico poi potrà indirizzare verso test di screening più specifici, ma senz'altro sarebbe opportuno sottoporre tutti a uno spermiogramma. Si tratta infatti di un esame semplice e poco costoso, in grado però di mettere a fuoco con una buona precisione eventuali disturbi della fertilità".
Fonte https://www.ilgiornale.it/news/cronache/infertilit-allarme-coppia-su-due-dipende-dalluomo-1689031.html
Un check-up della salute sessuale, dopo la pubertà, è il modo migliore per intervenire prima che sorgano problemi poi difficili da risolvere. Lo hanno sottolineato gli esperti della "Società italiana di andrologia" (Sia) in occasione di un corso organizzato a Roma dall'Enpab (l'Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei biologi) e dalla stessa Sia, durante il quale si è sottolineato quanto l'alleanza fra medico e biologo sia fondamentale per valutare tutti gli aspetti della fertilità maschile: dalle patologie che la compromettono al numero e alla motilità degli spermatozoi.
"In una coppia su due infertile le difficoltà dipendono dall'uomo: il timore è che in futuro il dato possa perfino peggiorare - spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore dell'Università Federico II di Napoli -. Il numero medio degli spermatozoi infatti si è dimezzato negli ultimi 50 anni e gli italiani ipofertili, ovvero con meno di 15 milioni di spermatozoi e una motilità ridotta di almeno il 40 per cento, sono ben 2 milioni, il doppio di 30 anni fa. Molto incidono gli stili di vita sbagliati, a cui è esposta la quasi totalità dei giovani: la sedentarietà è infatti sempre più diffusa, così come le diete scorrette da un lato e il sovrappeso e l'obesità dall'altro. Senza contare il ruolo negativo del fumo: tutte abitudini che possono e devono essere corrette in giovane età per evitare che impattino negativamente sulla fertilità".
A questo si aggiungono malattie che possono comprometterla e che colpiscono fin dalla prima infanzia, dalla ritenzione testicolare alle infezioni ai testicoli, fino alla torsione del funicolo spermatico; in adolescenza può comparire un varicocele, che ugualmente minaccia la fertilità. Sono sempre più comuni fra i giovanissimi anche le malattie sessualmente trasmissibili che, provocando un'infiammazione delle vie seminali, possono mettere a rischio la possibilità di avere figli.
"Queste condizioni sono facilmente diagnosticabili con una visita andrologica dopo la pubertà: un controllo medico a 18 anni è perciò raccomandabile a tutti i ragazzi - sottolinea Bruno Giammusso, presidente della Commissione Scientifica Sia -. Il medico poi potrà indirizzare verso test di screening più specifici, ma senz'altro sarebbe opportuno sottoporre tutti a uno spermiogramma. Si tratta infatti di un esame semplice e poco costoso, in grado però di mettere a fuoco con una buona precisione eventuali disturbi della fertilità".
Fonte https://www.ilgiornale.it/news/cronache/infertilit-allarme-coppia-su-due-dipende-dalluomo-1689031.html
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