Alcuni antibiotici macrolidi prescritti a donne incinte potrebbero provocare difetti alla nascita ai bambini secondo un nuovo studio pubblicato su The BMJ e secondo il relativo comunicato che lo presenta.
Secondo i ricercatori i difetti alla nascita sarebbero perlopiù legati all’apparato cardiaco.
Come afferma lo stesso comunicato stampa (vedi il primo collegamento più sotto), i ricercatori credono che i macrolidi dovrebbero essere assunti con cautela da donne incinte e dovrebbero essere prescritti, da parte dei medici, antibiotici alternativi, almeno fino a quando più approfondite ricerche saranno effettuate sugli stessi macrolidi in relazione alla gravidanza.
I macrolidi sono un gruppo di antibiotici di cui fanno parte l’eritromicina, la claritromicina e l’azitromicina.
Di solito sono prescritti per contrastare le infezioni batteriche come alternativa alla più classica penicillina (ad esempio vengono prescritti ai soggetti allergici alla penicillina).
I ricercatori hanno valutato il collegamento tra l’utilizzo da parte delle madri di antibiotici macrolidi nel corso della gravidanza e le principali malformazioni dei bambini alla nascita nonché con quattro disturbi dello sviluppo neurologico: paralisi cerebrale, epilessia, ADHD e disturbo dello spettro autistico.
Analizzando i dati di più di 200.000 bambini, una parte dei quali aveva visto la loro madre assumere macrolidi oppure penicilline prima della gravidanza, e facendo raffronti con i fratelli utilizzati come gruppo di controllo, i ricercatori scoprivano che malformazioni venivano registrate in 186 casi su 8.632 bambini le cui madri avevano assunto macrolidi in qualsiasi momento nel corso della gravidanza e in 1666 casi su 95.973 bambini le madri dei quali avevano assunto penicillina durante la gravidanza.
Dopo aver considerato vari altri fattori, i ricercatori giungevano alla conclusione che l’assunzione di macrolidi durante i primi tre mesi di gravidanza poteva essere collegata ad un rischio maggiore di malformazione alla nascita da parte dei bambini rispetto all’utilizzo da parte delle madri di penicillina, e ciò valeva soprattutto per quanto riguarda le malformazioni cardiovascolari.
L’aumento di rischio non veniva osservato però nei bambini le cui madri avevano assunto macrolidi dal secondo al terzo trimestre nel corso della gravidanza.
Si tratta di uno studio osservazionale che non può direttamente stabilire che i macrolidi possono essere la causa delle malformazioni ma i risultati sono comunque molto interessanti e meritevoli di ulteriori analisi più approfondite.
“Questi risultati mostrano che i macrolidi devono essere usati con cautela durante la gravidanza e che devono essere prescritti antibiotici alternativi fattibili fino a quando non saranno disponibili ulteriori ricerche”, riferiscono i ricercatori.
Fonti
Some antibiotics prescribed during pregnancy linked with birth defects | BMJ (IA)
Associations between macrolide antibiotics prescribing during pregnancy and adverse child outcomes in the UK: population based cohort study | The BMJ (IA) (DOI: 10.1136/bmj.m331 )
Secondo i ricercatori i difetti alla nascita sarebbero perlopiù legati all’apparato cardiaco.
Come afferma lo stesso comunicato stampa (vedi il primo collegamento più sotto), i ricercatori credono che i macrolidi dovrebbero essere assunti con cautela da donne incinte e dovrebbero essere prescritti, da parte dei medici, antibiotici alternativi, almeno fino a quando più approfondite ricerche saranno effettuate sugli stessi macrolidi in relazione alla gravidanza.
I macrolidi sono un gruppo di antibiotici di cui fanno parte l’eritromicina, la claritromicina e l’azitromicina.
Di solito sono prescritti per contrastare le infezioni batteriche come alternativa alla più classica penicillina (ad esempio vengono prescritti ai soggetti allergici alla penicillina).
I ricercatori hanno valutato il collegamento tra l’utilizzo da parte delle madri di antibiotici macrolidi nel corso della gravidanza e le principali malformazioni dei bambini alla nascita nonché con quattro disturbi dello sviluppo neurologico: paralisi cerebrale, epilessia, ADHD e disturbo dello spettro autistico.
Analizzando i dati di più di 200.000 bambini, una parte dei quali aveva visto la loro madre assumere macrolidi oppure penicilline prima della gravidanza, e facendo raffronti con i fratelli utilizzati come gruppo di controllo, i ricercatori scoprivano che malformazioni venivano registrate in 186 casi su 8.632 bambini le cui madri avevano assunto macrolidi in qualsiasi momento nel corso della gravidanza e in 1666 casi su 95.973 bambini le madri dei quali avevano assunto penicillina durante la gravidanza.
Dopo aver considerato vari altri fattori, i ricercatori giungevano alla conclusione che l’assunzione di macrolidi durante i primi tre mesi di gravidanza poteva essere collegata ad un rischio maggiore di malformazione alla nascita da parte dei bambini rispetto all’utilizzo da parte delle madri di penicillina, e ciò valeva soprattutto per quanto riguarda le malformazioni cardiovascolari.
L’aumento di rischio non veniva osservato però nei bambini le cui madri avevano assunto macrolidi dal secondo al terzo trimestre nel corso della gravidanza.
Si tratta di uno studio osservazionale che non può direttamente stabilire che i macrolidi possono essere la causa delle malformazioni ma i risultati sono comunque molto interessanti e meritevoli di ulteriori analisi più approfondite.
“Questi risultati mostrano che i macrolidi devono essere usati con cautela durante la gravidanza e che devono essere prescritti antibiotici alternativi fattibili fino a quando non saranno disponibili ulteriori ricerche”, riferiscono i ricercatori.
Fonti
Some antibiotics prescribed during pregnancy linked with birth defects | BMJ (IA)
Associations between macrolide antibiotics prescribing during pregnancy and adverse child outcomes in the UK: population based cohort study | The BMJ (IA) (DOI: 10.1136/bmj.m331 )
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