L’omocisteina alta o bassa in gravidanza è un valore ematico che deve essere rilevato nel corso dei nove mesi di gestazione, durante le analisi del sangue periodiche prescritte alla futura mamma.
L’omocisteina è un amminoacido solforato che si forma come intermedio del metabolismo della metionina, uno degli amminoacidi che il nostro organismo assorbe dagli alimenti: l’omocisteina viene poi convertita in cisteina, grazie a una reazione cui prede parte anche la vitamina B6, oppure nuovamente in metionina con una reazione chimica cui prendono parte anche l’acido folico, detto anche vitamina B9, o la vitamina B12. L’equilibrio di questa razione consente di mantenere nel sangue una giusta concentrazione di omocisteina.
Quando nel corso della gravidanza la quantità di questo amminoacido è superiore alla norma, aumenta il rischio per la madre e per il feto di soffrire di malattie anche gravi. Quando, invece, la concentrazione dell’omocisteina è più bassa della norma, la madre e il feto non corrono alcun rischio e la gravidanza può procedere senza destare alcuna preoccupazione.
Vediamo qual è il livello di omocisteina considerato nella norma e quali sono i rischi associati a valori superiori.
Valori normali dell’omocisteina
La concentrazione di omocisteina è considerata normale quando il suo valore è, per un individuo adulto, compresa tra 5 e 12 micro-moli per litro. In generale, ossia al di là del periodo della gravidanza, quando la concentrazione di questo amminoacido è alta aumenta il rischio di soffrire di malattie anche gravi come ipertensione arteriosa, ictus, infarto, trombosi ed embolia.
Ecco come è stratificato l’aumento del rischio rispetto all’aumento della quantità di omocisteina nel sangue:
Omocisteina alta in gravidanza
Quando la quantità di omocisteina è superiore a 12 micro-moli per litro la madre e il feto sono esposti a un maggiore rischio per la salute generale.
I dati di alcuni studi dimostrano che per il feto vi è un maggiore rischio di malformazione, di ritardo della crescita e anche di eventi tragici come la morte, causata dal distacco della placenta.
La madre con valori alti di omocisteina ha una maggiore probabilità di soffrire di gestosi, o preeclampsia, una sindrome grave che si manifesta con edema e ipertensione. Il rischio associato a questa condizione è relativo all’aumentata probabilità di sviluppare l’eclampsia, una grave complicazione della gravidanza, potenzialmente mortale.
Omocisteina alta in gravidanza cosa fare
Una delle principali indicazioni consiste nella prevenzione: la futura mamma dovrebbe assumere quotidianamente acido folico eventualmente abbinato a vitamina B6 e B12. L’acido folico è anche raccomandato per prevenire lo sviluppo di difetti del tubo neurale e spina bifida.
Fonte https://www.greenstyle.it/omocisteina-alta-bassa-gravidanza-rischi-madre-feto-192492.html
L’omocisteina è un amminoacido solforato che si forma come intermedio del metabolismo della metionina, uno degli amminoacidi che il nostro organismo assorbe dagli alimenti: l’omocisteina viene poi convertita in cisteina, grazie a una reazione cui prede parte anche la vitamina B6, oppure nuovamente in metionina con una reazione chimica cui prendono parte anche l’acido folico, detto anche vitamina B9, o la vitamina B12. L’equilibrio di questa razione consente di mantenere nel sangue una giusta concentrazione di omocisteina.
Quando nel corso della gravidanza la quantità di questo amminoacido è superiore alla norma, aumenta il rischio per la madre e per il feto di soffrire di malattie anche gravi. Quando, invece, la concentrazione dell’omocisteina è più bassa della norma, la madre e il feto non corrono alcun rischio e la gravidanza può procedere senza destare alcuna preoccupazione.
Vediamo qual è il livello di omocisteina considerato nella norma e quali sono i rischi associati a valori superiori.
Valori normali dell’omocisteina
La concentrazione di omocisteina è considerata normale quando il suo valore è, per un individuo adulto, compresa tra 5 e 12 micro-moli per litro. In generale, ossia al di là del periodo della gravidanza, quando la concentrazione di questo amminoacido è alta aumenta il rischio di soffrire di malattie anche gravi come ipertensione arteriosa, ictus, infarto, trombosi ed embolia.
Ecco come è stratificato l’aumento del rischio rispetto all’aumento della quantità di omocisteina nel sangue:
- valori compresi tra 16 e 30 micro-moli per litro comportano un aumento moderato del rischio;
- valori compresi tra 31 e 100 micro-moli per litro indicano aumento medio del rischio cardiovascolare;
- valori superiori a 100 micro moli per litro comportano, infine, un rischio severo.
Omocisteina alta in gravidanza
Quando la quantità di omocisteina è superiore a 12 micro-moli per litro la madre e il feto sono esposti a un maggiore rischio per la salute generale.
I dati di alcuni studi dimostrano che per il feto vi è un maggiore rischio di malformazione, di ritardo della crescita e anche di eventi tragici come la morte, causata dal distacco della placenta.
La madre con valori alti di omocisteina ha una maggiore probabilità di soffrire di gestosi, o preeclampsia, una sindrome grave che si manifesta con edema e ipertensione. Il rischio associato a questa condizione è relativo all’aumentata probabilità di sviluppare l’eclampsia, una grave complicazione della gravidanza, potenzialmente mortale.
Omocisteina alta in gravidanza cosa fare
Una delle principali indicazioni consiste nella prevenzione: la futura mamma dovrebbe assumere quotidianamente acido folico eventualmente abbinato a vitamina B6 e B12. L’acido folico è anche raccomandato per prevenire lo sviluppo di difetti del tubo neurale e spina bifida.
Fonte https://www.greenstyle.it/omocisteina-alta-bassa-gravidanza-rischi-madre-feto-192492.html
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