Gli effetti nocivi del fumo di sigaretta sono ormai conosciuti, come anche è noto che fumare in gravidanza può condurre al verificarsi di pericolose conseguenze per lo sviluppo del nascituro.
La ridotta ossigenazione del sangue che giunge al comparto fetale influenza lo sviluppo neurologico del feto e può condurre ad alterazioni della regolazione del sistema nervoso autonomo a livello di cellule e organi.
Gli effetti più specifici del fumo durante la gestazione includono una variabilità della frequenza cardiaca e dei movimenti respiratori fetali, un ritardo nella maturazione polmonare, e anche alcune differenze anatomiche nella simmetria tra testa, addome, gambe e braccia. Alcuni studi hanno invece dimostrato un ritardo nello sviluppo della capacità di elaborazione vocale nei bambini le cui madri erano fumatrici in gravidanza.
Una recente indagine in questo settore, pubblicata sulla rivista rivista Acta Paediatrica ed effettuata avvalendosi delle immagini in 4 dimensioni (4D), suggerisce la possibilità che il fumo induca ulteriori effetti sul sistema nervoso centrale del bambino nella sua fase di sviluppo.
Ricercatori delle Università di Durham, Lancaster e Middlesbrough hanno analizzato alcune immagini ottenute grazie alle moderne ecografie in 4D; oggetto dell’indagine è stata l’area del volto fetale, esaminato in modo oggettivo nei suoi movimenti.
Gli autori dello studio dichiarano di aver rilevato che i feti figli di donne fumatrici mostrano un numero di movimenti facciali significativamente più alto rispetto a quello atteso e a quelli osservati nei feti di madri non fumatrici, in particolar modo della bocca.
Sulla base del fatto che i risultati degli studi sui movimenti fetali indicano che lo sviluppo delle funzioni neurologiche è deducibile dallo sviluppo di normali movimenti (che includono il movimento generale, il tocco del viso e il movimento facciale), secondo i ricercatori questi movimenti dimostrerebbero l’interazione che il fumo ha con lo sviluppo neurologico: il sistema nervoso centrale del feto, che controlla anche i movimenti del volto, non si è sviluppato alla stessa velocità e nello stesso modo dei feti figli di donne non fumatrici.
Lo studio è stato condotto basandosi su un totale di 80 ecografie di 20 feti, effettuate in quattro intervalli differenti, tra 24 e 36 settimane di gravidanza.
Sono state invitate a partecipare alla ricerca 20 madri, 16 delle quali non erano fumatrici e 4 delle quali fumavano invece una media di 14 sigarette al giorno.
Tutti i feti, 10 maschi e 10 femmine, sono poi risultati sani alla nascita.
Una delle autrici della ricerca, la Dott.ssa Nadja Reissland, ha asserito che dovranno essere svolti ulteriori studi per confermare quanto osservato sino ad ora. Le moderne tecnologie consentono ai ricercatori di effettuare indagini scrupolose, esaminando direttamente elementi che in passato non era possibile osservare, tuttavia è necessario anche valutare la fattibilità e la sicurezza delle tecniche adottate per svolgere le indagini.
Fonte
Ultrasound observations of subtle movements: a pilot study comparing foetuses of smoking and nonsmoking mothers
La ridotta ossigenazione del sangue che giunge al comparto fetale influenza lo sviluppo neurologico del feto e può condurre ad alterazioni della regolazione del sistema nervoso autonomo a livello di cellule e organi.
Gli effetti più specifici del fumo durante la gestazione includono una variabilità della frequenza cardiaca e dei movimenti respiratori fetali, un ritardo nella maturazione polmonare, e anche alcune differenze anatomiche nella simmetria tra testa, addome, gambe e braccia. Alcuni studi hanno invece dimostrato un ritardo nello sviluppo della capacità di elaborazione vocale nei bambini le cui madri erano fumatrici in gravidanza.
Una recente indagine in questo settore, pubblicata sulla rivista rivista Acta Paediatrica ed effettuata avvalendosi delle immagini in 4 dimensioni (4D), suggerisce la possibilità che il fumo induca ulteriori effetti sul sistema nervoso centrale del bambino nella sua fase di sviluppo.
Ricercatori delle Università di Durham, Lancaster e Middlesbrough hanno analizzato alcune immagini ottenute grazie alle moderne ecografie in 4D; oggetto dell’indagine è stata l’area del volto fetale, esaminato in modo oggettivo nei suoi movimenti.
Gli autori dello studio dichiarano di aver rilevato che i feti figli di donne fumatrici mostrano un numero di movimenti facciali significativamente più alto rispetto a quello atteso e a quelli osservati nei feti di madri non fumatrici, in particolar modo della bocca.
Sulla base del fatto che i risultati degli studi sui movimenti fetali indicano che lo sviluppo delle funzioni neurologiche è deducibile dallo sviluppo di normali movimenti (che includono il movimento generale, il tocco del viso e il movimento facciale), secondo i ricercatori questi movimenti dimostrerebbero l’interazione che il fumo ha con lo sviluppo neurologico: il sistema nervoso centrale del feto, che controlla anche i movimenti del volto, non si è sviluppato alla stessa velocità e nello stesso modo dei feti figli di donne non fumatrici.
Lo studio è stato condotto basandosi su un totale di 80 ecografie di 20 feti, effettuate in quattro intervalli differenti, tra 24 e 36 settimane di gravidanza.
Sono state invitate a partecipare alla ricerca 20 madri, 16 delle quali non erano fumatrici e 4 delle quali fumavano invece una media di 14 sigarette al giorno.
Tutti i feti, 10 maschi e 10 femmine, sono poi risultati sani alla nascita.
Una delle autrici della ricerca, la Dott.ssa Nadja Reissland, ha asserito che dovranno essere svolti ulteriori studi per confermare quanto osservato sino ad ora. Le moderne tecnologie consentono ai ricercatori di effettuare indagini scrupolose, esaminando direttamente elementi che in passato non era possibile osservare, tuttavia è necessario anche valutare la fattibilità e la sicurezza delle tecniche adottate per svolgere le indagini.
Fonte
Ultrasound observations of subtle movements: a pilot study comparing foetuses of smoking and nonsmoking mothers
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