Sul fronte del concepimento e della fertilità, il gruppo di falsi miti più esteso è probabilmente quello legato al sesso e all’intimità della coppia. Le credenze in questo ambito si sono sviluppate sin da tempi antichissimi, tanto che difficile è riconoscerne l’origine, e nella maggior parte dei casi non trovano alcun riscontro a livello scientifico.
Si parte dagli eterni dubbi sulla contraccezione, forse le credenze più dure a morire. A livello popolare, infatti, si tende a sostenere che il concepimento può accadere solo se il rapporto sessuale avviene durante i giorni dell’ovulazione. In realtà, così come sottolinea la specialista in riproduzione Karen Elizabeth Boyle, alcuni spermatozoi possono sopravvivere fino a cinque giorni all’interno del corpo femminile: di conseguenza, se l’ovulazione ricade in questa finestra, la gravidanza è possibile.
Segue quindi il mito sulla frequenza del sesso: quando una coppia cerca di aver un figlio, amici e parenti consigliano di lanciarsi nei rapporti intimi tutti i giorni, anche più volte nell’arco delle 24 ore. Sebbene questo consiglio sia innocuo, e per molti innamorati di certo piacevole, secondo alcuni esperti le eiaculazioni troppo ripetute potrebbero momentaneamente ridurre il conteggio degli spermatozoi, limitando le chances di concepimento. È quindi più indicato seguire le tempistiche dell’ovulazione, aumentando i rapporti pochi giorni prima della stessa e riducendoli una volta superata, anche a giorni alterni.
L’ultimo mito sessuale riguarda invece l’uso di lubrificanti o di altri prodotti che, di norma, vengono impiegati durante il rapporto. È bene sapere che alcuni di questi, data la loro composizione, possono interferire sulla mobilità degli spermatozoi. È quindi indicato impiegare soluzioni a base acquosa o prodotti specifici e primi di conseguenze sullo sperma.
Si parte dagli eterni dubbi sulla contraccezione, forse le credenze più dure a morire. A livello popolare, infatti, si tende a sostenere che il concepimento può accadere solo se il rapporto sessuale avviene durante i giorni dell’ovulazione. In realtà, così come sottolinea la specialista in riproduzione Karen Elizabeth Boyle, alcuni spermatozoi possono sopravvivere fino a cinque giorni all’interno del corpo femminile: di conseguenza, se l’ovulazione ricade in questa finestra, la gravidanza è possibile.
Segue quindi il mito sulla frequenza del sesso: quando una coppia cerca di aver un figlio, amici e parenti consigliano di lanciarsi nei rapporti intimi tutti i giorni, anche più volte nell’arco delle 24 ore. Sebbene questo consiglio sia innocuo, e per molti innamorati di certo piacevole, secondo alcuni esperti le eiaculazioni troppo ripetute potrebbero momentaneamente ridurre il conteggio degli spermatozoi, limitando le chances di concepimento. È quindi più indicato seguire le tempistiche dell’ovulazione, aumentando i rapporti pochi giorni prima della stessa e riducendoli una volta superata, anche a giorni alterni.
L’ultimo mito sessuale riguarda invece l’uso di lubrificanti o di altri prodotti che, di norma, vengono impiegati durante il rapporto. È bene sapere che alcuni di questi, data la loro composizione, possono interferire sulla mobilità degli spermatozoi. È quindi indicato impiegare soluzioni a base acquosa o prodotti specifici e primi di conseguenze sullo sperma.
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