Recenti statistiche dicono che il fumo è donna tanto che le fumatrici negli ultimi 20 anni, sono triplicate e parliamo di quelle che superano le 20 sigarette quotidiane.
Secondo la Fondazione Veronesi, un’italiana su dieci ne fuma 16 al giorno correndo gli ormai noti rischi di infezioni respiratorie, infarto, tumore ai polmoni, riduzione della fertilità e invecchiamento precoce della pelle. Come si può dire addio alle sigarette?
La prima alternativa è quella delle sigarette elettroniche al centro però di un duro confronto con le lobby del tabacco che le considerano un rischio ai margini di guadagno di un mercato gestito in esclusiva. Tant’è che della sigaretta elettronica è stata osteggiata la vendita, si è detto che metta comunque a rischio la salute, si è agito sui carichi fiscali: il tutto facendo passare in secondo ordine i reali riflessi sulla salute dei fumatori.
Fumatori che sono comunque 725mila quelli che nel 2018 hanno smesso di fumare. Se ci si trova ad avere a che fare con una forte dipendenza dalla sigaretta si può ricorrere a dei farmaci con base di nicotina che spengono il desiderio di tabacco a livello cerebrale.
Importante sarebbe individuare un’abitudine quotidiana che possa sostituire il fumo ed arrivare ad una riduzione del 50% del consumo di sigarette, sarebbe già un risultato ottimale. Lo sporto aiuta: nuoto, aerobica, corsa, bicicletta, camminare a passo veloce possono dare una mano.
Importante è mettere in movimento anche il diaframma in quanto il fumatore è abituato a utilizzare solo la parte alta dei polmoni.
Il movimento serve anche per toccare con mano le limitazioni di autonomia fisica indotta dal fumo e può far scattare l’input necessario per smettere di fumare.
Può aiutare anche una dieta ricca di cibi antiossidanti dai pasti frequenti. Utili le verdure crude da sgranocchiare quando ci viene la voglia di fumare per dare una gratificazione alternativa al palato.
Fonte https://www.lavocedibolzano.it/smettere-di-fumare-si-puo/
Secondo la Fondazione Veronesi, un’italiana su dieci ne fuma 16 al giorno correndo gli ormai noti rischi di infezioni respiratorie, infarto, tumore ai polmoni, riduzione della fertilità e invecchiamento precoce della pelle. Come si può dire addio alle sigarette?
La prima alternativa è quella delle sigarette elettroniche al centro però di un duro confronto con le lobby del tabacco che le considerano un rischio ai margini di guadagno di un mercato gestito in esclusiva. Tant’è che della sigaretta elettronica è stata osteggiata la vendita, si è detto che metta comunque a rischio la salute, si è agito sui carichi fiscali: il tutto facendo passare in secondo ordine i reali riflessi sulla salute dei fumatori.
Fumatori che sono comunque 725mila quelli che nel 2018 hanno smesso di fumare. Se ci si trova ad avere a che fare con una forte dipendenza dalla sigaretta si può ricorrere a dei farmaci con base di nicotina che spengono il desiderio di tabacco a livello cerebrale.
Importante sarebbe individuare un’abitudine quotidiana che possa sostituire il fumo ed arrivare ad una riduzione del 50% del consumo di sigarette, sarebbe già un risultato ottimale. Lo sporto aiuta: nuoto, aerobica, corsa, bicicletta, camminare a passo veloce possono dare una mano.
Importante è mettere in movimento anche il diaframma in quanto il fumatore è abituato a utilizzare solo la parte alta dei polmoni.
Il movimento serve anche per toccare con mano le limitazioni di autonomia fisica indotta dal fumo e può far scattare l’input necessario per smettere di fumare.
Può aiutare anche una dieta ricca di cibi antiossidanti dai pasti frequenti. Utili le verdure crude da sgranocchiare quando ci viene la voglia di fumare per dare una gratificazione alternativa al palato.
Fonte https://www.lavocedibolzano.it/smettere-di-fumare-si-puo/
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