sabato 22 giugno 2019

MINACCIA DI PARTO PRETERMINE, DI CHE SI TRATTA?

       Si definisce Minaccia di Parto Pretermine (MPP) l’appianamento e la dilatazione della cervice uterina tra la 20a e la 37a settimana di gestazione.

parto-prematuro@Sintomi:


  • Contrazioni uterine ritmiche con o senza dolore, resistenti al riposo;
  • Malessere generale: lombalgia, pressione sovrapubica, crampi intestinali, diarrea.



Segni:


  • Riscontro di attività contrattile regolare prima della 37°sett. con palpazione addominale o tocografia;
  • Modificazioni a carico del collo uterino: posizione, lunghezza e dilatazione (cervicometria);
  • Lieve perdita ematica;
  • Aumento di perdite vaginali;
  • Segni di cistite o vaginite.



       Nonostante i progressi della medicina e delle tecniche assistenziali, negli ultimi 50 anni il tasso di incidenza del parto pretermine non si è modificato e si attesta tra il 4% e il 16%.
Il parto pretermine rappresenta la maggior causa di mortalità e morbilità neonatale; nel 70-80% dei casi l’insorgenza è spontanea.

Il 50% dei parti pretermine è associato a fattori di rischio quali:


  • Precedente parto pretermine
  • Ipertensione, patologie renali, diabete mellito
  • Anomalie anatomiche materne e fetali
  • Perdite ematiche in gravidanza
  • Infezioni del tratto urinario e dell’apparato genitale
  • Gravidanza multipla
  • Polidramnios e disturbi della placentazione
  • Abuso di sostanze stupefacenti e fumo
  • Situazioni di disagio sociale
  • Il restante 50% delle donne non ha apparenti fattori di rischio associati.

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