Si definisce Minaccia di Parto Pretermine (MPP) l’appianamento e la dilatazione della cervice uterina tra la 20a e la 37a settimana di gestazione.
Sintomi:
Segni:
Nonostante i progressi della medicina e delle tecniche assistenziali, negli ultimi 50 anni il tasso di incidenza del parto pretermine non si è modificato e si attesta tra il 4% e il 16%.
Il parto pretermine rappresenta la maggior causa di mortalità e morbilità neonatale; nel 70-80% dei casi l’insorgenza è spontanea.
Il 50% dei parti pretermine è associato a fattori di rischio quali:
Sintomi:
- Contrazioni uterine ritmiche con o senza dolore, resistenti al riposo;
- Malessere generale: lombalgia, pressione sovrapubica, crampi intestinali, diarrea.
Segni:
- Riscontro di attività contrattile regolare prima della 37°sett. con palpazione addominale o tocografia;
- Modificazioni a carico del collo uterino: posizione, lunghezza e dilatazione (cervicometria);
- Lieve perdita ematica;
- Aumento di perdite vaginali;
- Segni di cistite o vaginite.
Nonostante i progressi della medicina e delle tecniche assistenziali, negli ultimi 50 anni il tasso di incidenza del parto pretermine non si è modificato e si attesta tra il 4% e il 16%.
Il parto pretermine rappresenta la maggior causa di mortalità e morbilità neonatale; nel 70-80% dei casi l’insorgenza è spontanea.
Il 50% dei parti pretermine è associato a fattori di rischio quali:
- Precedente parto pretermine
- Ipertensione, patologie renali, diabete mellito
- Anomalie anatomiche materne e fetali
- Perdite ematiche in gravidanza
- Infezioni del tratto urinario e dell’apparato genitale
- Gravidanza multipla
- Polidramnios e disturbi della placentazione
- Abuso di sostanze stupefacenti e fumo
- Situazioni di disagio sociale
- Il restante 50% delle donne non ha apparenti fattori di rischio associati.
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