Ciclo in ritardo? La prima spiegazione che si fa spazio nella mente è (quasi sempre) il principio di una gravidanza, voluta o meno, seguita da altre ipotesi. Sgombriamo il campo da un luogo comune: se il ciclo non arriva, ritarda di alcuni giorni, di una settimana oppure di più settimane (in questo caso si parla di amenorrea, l’assenza di mestruazioni che si protrae per almeno tre mesi), non è detto che sia in corso una gravidanza.
Le possibili cause del ciclo in ritardo
Un ritardo del ciclo può segnalare qualcosa di importante ma può anche rivelarsi, semplicemente, un fattore episodico. L’ovulazione, infatti, costituisce un processo fisiologico regolato da un insieme di ormoni che sono in grado di variare da un mese all’altro a causa di numerosi fattori. Vediamo i principali:
Fonte https://www.paginemediche.it/benessere/sesso-e-sessualita/ciclo-in-ritardo-8-possibili-cause
Le possibili cause del ciclo in ritardo
Un ritardo del ciclo può segnalare qualcosa di importante ma può anche rivelarsi, semplicemente, un fattore episodico. L’ovulazione, infatti, costituisce un processo fisiologico regolato da un insieme di ormoni che sono in grado di variare da un mese all’altro a causa di numerosi fattori. Vediamo i principali:
- Gravidanza: è la prima ipotesi da prendere in considerazione, soprattutto nel caso in cui la donna abbia avuto rapporti sessuali completi non protetti da contraccettivo. In questo caso è indispensabile eseguire un test di gravidanza sulle urine (si può comprare in farmacia) per avere conferma di essere incinta.
- Stress psicofisico: problemi lavorativi o familiari, problemi legati allo studio possono influenzare molti aspetti della vita, compreso il ciclo mestruale. Nei periodi di particolare pressione, infatti, si assiste a un transitorio squilibrio ormonale causato proprio da fattori psicologici. La soluzione sta nel ridurre, anche con il supporto di un professionista, l’alto tasso di stress accumulato.
- Sovrappeso: un peso eccesivo potrebbe condizionare l’equilibrio ormonale e, di conseguenza, determinare l’irregolarità (o addirittura la mancanza) del ciclo mestruale.
- Sottopeso: l’eccessiva magrezza – che nei casi estremi sfocia nell’anoressia – è una condizione che può mettere a repentaglio l’intero organismo, incluso l’apparato riproduttivo. La normalizzazione del peso è di frequente sufficiente per regolarizzare il ciclo mestruale.
- Influenza o malattie temporanee: entrambi i casi possono determinare un ritardo del ciclo. Dunque, una volta guarite, il ciclo mestruale dovrebbe ripresentarsi circa quindici giorni dopo aver ovulato.
- Assunzione di nuovi farmaci: nel momento in cui si assumono dei farmaci nuovi e, per qualche ragione, si nota l’irregolarità del ciclo mestruale, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico.
- Problematiche endocrine: una disfunzione della tiroide può condizionare il funzionamento delle ovaie, provocando un ritardo del ciclo mestruale. In questo caso, è necessario effettuare una specifica valutazione endocrinologica e alcuni esami del sangue per iniziare terapie mirate.
- Menopausa: nel momento in cui una donna entra in menopausa, il suo corpo cessa di ovulare e dunque di essere fertile. Si tratta di un evento del tutto naturale, ma che può anche essere causato chirurgicamente mediante l’isterectomia o attraverso sostanza chimiche come differenti forme chemioterapiche.
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