La domanda è lecita e apre un tema di grande attualità: la necessità degli integratori in gravidanza.
Basta guardare la vetrina di molte farmacie o accendere la televisione per assistere a numerose pubblicità di integratori da assumere durante la gestazione.
A questo proposito, la dottoressa Alessandra Kustermann, ginecologa luminare, ha smentito la necessità di integrazioni sintetiche di nutrienti nella donna in gravidanza assicurando che seguire la dieta mediterranea è sufficiente per garantire al feto tutto il nutrimento che gli serve.
Unica eccezione va fatta per l’acido folico, presente in numerosi vegetali a foglia verde (da qui il nome folico) ma estremamente deperibile, per questo motivo data la sua importanza per la costruzione del tubo neurale del futuro bambino, l’organizzazione mondiale della sanità ne raccomanda l’assunzione di almeno 400 microgrammi al giorno nella donna in gravidanza.
Inoltre l’assunzione controllata di acido folico diminuisce notevolmente l’incidenza di malattie come la spina bifida.
Solo per l’acido folico, quindi è necessario l’apporto di integratori.
La dieta mediterranea, composta principalmente da pane, pasta, verdura di stagione, frutta, carni bianche e pesce azzurro contiene naturalmente tutti i nutrienti fondamentali per far nascere un bambino sano.
La stragrande maggioranza dei curanti però, prescrive alle donne in gravidanza una supplementazione di vitamine e sali minerali; per non parlare del fai-da-te: oltre all’acido folico infatti vengono assunti, spesso senza consiglio medico, complementi di vitamine del gruppo B, vitamina C e ferro, elementi che si possono trovare in natura in molti cibi.
Ad esempio, quantità di ferro in grado di supplire alle carenze, si trovano nella frutta secca a guscio (noci, mandorle etc) oppure nella verdura a foglia verde, nonché nella carne e nel pesce.
Spesso è più la mancanza di informazione che spinge le donne in gravidanza ad assumere integratori, peraltro generalmente costosi, mentre una vita sana, un’adeguata attività fisica e un regime alimentare basato sulla dieta mediterranea sono l’antidoto migliore ai problemi che possono insorgere in gravidanza.
Attenzione poi agli eccessi: assumere quantità maggiori di alcuni elementi può essere molto dannoso poiché rischia di affaticare l’intero organismo, soprattutto l’apparato urinario già “stressato” dalla gravidanza, senza contare che, affidarsi eccessivamente agli integratori senza seguire una dieta sana, può creare stati di disvitaminosi anche gravi poiché non possiamo avere certezza che i componenti sintetici introdotti siano vitali all’arrivo nel nostro organismo.
Basta guardare la vetrina di molte farmacie o accendere la televisione per assistere a numerose pubblicità di integratori da assumere durante la gestazione.
A questo proposito, la dottoressa Alessandra Kustermann, ginecologa luminare, ha smentito la necessità di integrazioni sintetiche di nutrienti nella donna in gravidanza assicurando che seguire la dieta mediterranea è sufficiente per garantire al feto tutto il nutrimento che gli serve.
Unica eccezione va fatta per l’acido folico, presente in numerosi vegetali a foglia verde (da qui il nome folico) ma estremamente deperibile, per questo motivo data la sua importanza per la costruzione del tubo neurale del futuro bambino, l’organizzazione mondiale della sanità ne raccomanda l’assunzione di almeno 400 microgrammi al giorno nella donna in gravidanza.
Inoltre l’assunzione controllata di acido folico diminuisce notevolmente l’incidenza di malattie come la spina bifida.
Solo per l’acido folico, quindi è necessario l’apporto di integratori.
La dieta mediterranea, composta principalmente da pane, pasta, verdura di stagione, frutta, carni bianche e pesce azzurro contiene naturalmente tutti i nutrienti fondamentali per far nascere un bambino sano.
La stragrande maggioranza dei curanti però, prescrive alle donne in gravidanza una supplementazione di vitamine e sali minerali; per non parlare del fai-da-te: oltre all’acido folico infatti vengono assunti, spesso senza consiglio medico, complementi di vitamine del gruppo B, vitamina C e ferro, elementi che si possono trovare in natura in molti cibi.
Ad esempio, quantità di ferro in grado di supplire alle carenze, si trovano nella frutta secca a guscio (noci, mandorle etc) oppure nella verdura a foglia verde, nonché nella carne e nel pesce.
Spesso è più la mancanza di informazione che spinge le donne in gravidanza ad assumere integratori, peraltro generalmente costosi, mentre una vita sana, un’adeguata attività fisica e un regime alimentare basato sulla dieta mediterranea sono l’antidoto migliore ai problemi che possono insorgere in gravidanza.
Attenzione poi agli eccessi: assumere quantità maggiori di alcuni elementi può essere molto dannoso poiché rischia di affaticare l’intero organismo, soprattutto l’apparato urinario già “stressato” dalla gravidanza, senza contare che, affidarsi eccessivamente agli integratori senza seguire una dieta sana, può creare stati di disvitaminosi anche gravi poiché non possiamo avere certezza che i componenti sintetici introdotti siano vitali all’arrivo nel nostro organismo.
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