Contengono tanta acqua e pochi zuccheri, sono molto gustose e non comportano particolari rischi alimentari. Il consumo di ciliegie in gravidanza, quindi, è promosso a pieni voti. Abbiamo parlato delle virtù di queste piccole “miniere di bontà” con Giorgio Donegani, tecnologo alimentare esperto di nutrizione ed educazione alimentare.
Perfette per una buona idratazione
“Per cominciare, sono molto ricche d’acqua, e questo le rende consigliate per il consumo in gravidanza nel periodo estivo, quando è importante garantire l’idratazione dell’organismo e della pelle”, spiega l’esperto. Pur non avendo le qualità lassative di frutti come le prugne (in cui è presente ossifenisatina), il loro alto contenuto d’acqua, unito a una certa dose di sorbitolo, può essere un aiuto in più per favorire il transito intestinale e combattere la stitichezza tipica della gravidanza.
Poche calorie e i sali minerali giusti
L’identikit nutrizionale delle ciliegie è ottimo e questo alimento può aiutare a combattere alcuni lievi disturbi che possono presentarsi nell’attesa. Le ciliegie sono discretamente ricche di vitamine A e C e non molto caloriche. “L’apporto glucidico è basso: contengono soltanto il 9% di zuccheri e 100 grammi corrispondono a sole 38 calorie”. Questo le rende un alimento amico nel periodo della gravidanza, quando occorre porre particolare attenzione all’aumento di peso.
“Nelle ciliegie, inoltre, c’è un ottimo rapporto tra sodio e potassio: contengono poco del primo e molto del secondo, un dato positivo nella lotta alla ritenzione idrica, di cui soffrono molte donne in gravidanza”, aggiunge Giorgio Donegani.
Buona anche la quota di calcio: “Oltre a favorire la diuresi e la depurazione, le ciliegie aiutano a remineralizzare, e questo può essere utile contro i crampi, altro disturbo che può presentarsi nei nove mesi.
Le ciliegie, infine, hanno un buon contenuto di acidi organici, come gli acidi malico e tartarico, che sono d’aiuto per mantenere l’equilibrio acido/base, che nell’attesa può vacillare un po’”.
In caso di diabete gestazionale, più consigliate di altri frutti
Il moderato contenuto di zuccheri delle ciliegie è un lasciapassare anche in caso di diabete gestazionale. “Fermo restando che la glicemia e l’alimentazione vanno attentamente sorvegliate in presenza di questo problema, le ciliegie non sono particolarmente ricche di zuccheri, nonostante il loro sapore dolce, che può trarre in inganno”. Non si direbbe ma sono più zuccherini, e quindi meno indicati in caso di diabete gravidico, frutti come l’uva o le mele.
Quali varietà privilegiare?
Ci sono tantissimi tipi di ciliegie, alcune a indicazione geografica protetta (come la Ciliegia di Vignola o quella di Marostica), diverse nel gusto, ma equivalenti sul fronte nutrizionale. “Se esistono produttori locali di fiducia, si può privilegiare la filiera corta, che consente un rapporto diretto con il produttore. In generale, meglio optare per quelle biologiche”, consiglia Donegani.
Ciliegie o amarene?
Attenzione a non confonderle con le amarene. “Si somigliano, ma provengono da piante diverse. Le amarene hanno un sapore più acidulo e, se nel profilo nutritivo sono praticamente equivalenti alle ciliegie, sono però un po’ meno ricche di antociani, sostanze antiossidanti particolarmente preziose proprio in gravidanza per la protezione dei capillari sanguigni”, argomenta l’esperto.
Come sceglierle e conservarle
“Occorre fare attenzione al momento dell’acquisto: anche se sono più mature, e dunque più scure e più dolci al gusto, non devono presentare segni di marciume o muffe”. Niente paura, invece, se si incontrasse qualche vermetto: “La loro eventuale presenza non comporta assolutamente rischi di tossinfezioni alimentari”.
C’è una “spia” per riconoscere le ciliegie più fresche: “È la presenza di peduncolo. Al contrario, meglio evitare di acquistare quelle bagnate: l’acqua potrebbe essere stata usata, oltre che per incrementarne il peso, per camuffarne il colore e ‘rinfrescarle’ alla vista perché in realtà sono più datate”, suggerisce ancora l’esperto.
Ma come conservarle al meglio? Le ciliegie, specialmente nei mesi più caldi, vanno tenute in frigo. Attenzione anche al lavaggio: “Occorre usare abbondante acqua corrente, senza additivi: è sufficiente a garantirne l’igiene, e così si è certi di non alterarne il sapore”.
Trucchi di bontà
“Le ciliegie si possono anche gustare in una bella macedonia, dopo averle tagliate a metà, abbinandole ad altri frutti stagionali. Una soluzione che rappresenta una garanzia sul fronte della varietà alimentare, che è sempre raccomandata e più che mai utile in gravidanza”, suggerisce l’esperto. “Unite allo yogurt bianco oppure, saltuariamente, a una pallina di gelato alla crema, possono diventare, inoltre, un’ottima merenda”.
Fonte https://www.dolceattesa.com/gravidanza/ciliegie-in-gravidanza-promosse-a-pieni-voti_alimentazione/
Perfette per una buona idratazione
“Per cominciare, sono molto ricche d’acqua, e questo le rende consigliate per il consumo in gravidanza nel periodo estivo, quando è importante garantire l’idratazione dell’organismo e della pelle”, spiega l’esperto. Pur non avendo le qualità lassative di frutti come le prugne (in cui è presente ossifenisatina), il loro alto contenuto d’acqua, unito a una certa dose di sorbitolo, può essere un aiuto in più per favorire il transito intestinale e combattere la stitichezza tipica della gravidanza.
Poche calorie e i sali minerali giusti
L’identikit nutrizionale delle ciliegie è ottimo e questo alimento può aiutare a combattere alcuni lievi disturbi che possono presentarsi nell’attesa. Le ciliegie sono discretamente ricche di vitamine A e C e non molto caloriche. “L’apporto glucidico è basso: contengono soltanto il 9% di zuccheri e 100 grammi corrispondono a sole 38 calorie”. Questo le rende un alimento amico nel periodo della gravidanza, quando occorre porre particolare attenzione all’aumento di peso.
“Nelle ciliegie, inoltre, c’è un ottimo rapporto tra sodio e potassio: contengono poco del primo e molto del secondo, un dato positivo nella lotta alla ritenzione idrica, di cui soffrono molte donne in gravidanza”, aggiunge Giorgio Donegani.
Buona anche la quota di calcio: “Oltre a favorire la diuresi e la depurazione, le ciliegie aiutano a remineralizzare, e questo può essere utile contro i crampi, altro disturbo che può presentarsi nei nove mesi.
Le ciliegie, infine, hanno un buon contenuto di acidi organici, come gli acidi malico e tartarico, che sono d’aiuto per mantenere l’equilibrio acido/base, che nell’attesa può vacillare un po’”.
In caso di diabete gestazionale, più consigliate di altri frutti
Il moderato contenuto di zuccheri delle ciliegie è un lasciapassare anche in caso di diabete gestazionale. “Fermo restando che la glicemia e l’alimentazione vanno attentamente sorvegliate in presenza di questo problema, le ciliegie non sono particolarmente ricche di zuccheri, nonostante il loro sapore dolce, che può trarre in inganno”. Non si direbbe ma sono più zuccherini, e quindi meno indicati in caso di diabete gravidico, frutti come l’uva o le mele.
Quali varietà privilegiare?
Ci sono tantissimi tipi di ciliegie, alcune a indicazione geografica protetta (come la Ciliegia di Vignola o quella di Marostica), diverse nel gusto, ma equivalenti sul fronte nutrizionale. “Se esistono produttori locali di fiducia, si può privilegiare la filiera corta, che consente un rapporto diretto con il produttore. In generale, meglio optare per quelle biologiche”, consiglia Donegani.
Ciliegie o amarene?
Attenzione a non confonderle con le amarene. “Si somigliano, ma provengono da piante diverse. Le amarene hanno un sapore più acidulo e, se nel profilo nutritivo sono praticamente equivalenti alle ciliegie, sono però un po’ meno ricche di antociani, sostanze antiossidanti particolarmente preziose proprio in gravidanza per la protezione dei capillari sanguigni”, argomenta l’esperto.
Come sceglierle e conservarle
“Occorre fare attenzione al momento dell’acquisto: anche se sono più mature, e dunque più scure e più dolci al gusto, non devono presentare segni di marciume o muffe”. Niente paura, invece, se si incontrasse qualche vermetto: “La loro eventuale presenza non comporta assolutamente rischi di tossinfezioni alimentari”.
C’è una “spia” per riconoscere le ciliegie più fresche: “È la presenza di peduncolo. Al contrario, meglio evitare di acquistare quelle bagnate: l’acqua potrebbe essere stata usata, oltre che per incrementarne il peso, per camuffarne il colore e ‘rinfrescarle’ alla vista perché in realtà sono più datate”, suggerisce ancora l’esperto.
Ma come conservarle al meglio? Le ciliegie, specialmente nei mesi più caldi, vanno tenute in frigo. Attenzione anche al lavaggio: “Occorre usare abbondante acqua corrente, senza additivi: è sufficiente a garantirne l’igiene, e così si è certi di non alterarne il sapore”.
Trucchi di bontà
“Le ciliegie si possono anche gustare in una bella macedonia, dopo averle tagliate a metà, abbinandole ad altri frutti stagionali. Una soluzione che rappresenta una garanzia sul fronte della varietà alimentare, che è sempre raccomandata e più che mai utile in gravidanza”, suggerisce l’esperto. “Unite allo yogurt bianco oppure, saltuariamente, a una pallina di gelato alla crema, possono diventare, inoltre, un’ottima merenda”.
Fonte https://www.dolceattesa.com/gravidanza/ciliegie-in-gravidanza-promosse-a-pieni-voti_alimentazione/
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