La gravidanza per quasi la totalità delle donne è un periodo bellissimo, magico e spensierato. La fantasia vola al pensiero di tenere tra le braccia un piccolo pargoletto, tutto diventa colorato e si tinge di rosa (o azzurro). Ma per alcune donne, questo dolce stato può essere vissuto con un po’ di amarezza. Le donne che hanno una gravidanza a rischio o ad alto rischio, purtroppo sono tante e, a differenza della “normalità” delle altre gravidanza, coloro che portano una gravidanza a rischio devono badare bene a molti fattori ritenuti importanti per il corretto funzionamento e l’avanzamento della gravidanza. Come si forma una gravidanza a rischio? e cosa fare se si scopre che la nostra gravidanza non è così semplice come si credeva? Nulla di preoccupante, a tutto esiste un rimedio, in tal caso la prima cosa da fare è prevenzione e modificare il proprio stile di vita. Ma vediamo nello specifico come funziona una gravidanza a rischio, quali sono i sintomi, le cause principali, come curarla nel migliore dei modi e quale iter burocratico richiedere per l’esenzione al ticket e il congedo da lavoro.
Ogni gravidanza in cui i rischi di complicanze per la mamma o per il feto siano più alti rispetto al normale è considerata una gravidanza a rischio. I sintomi che si possono riscontrare in una gravidanza sono:
Questi sono tra i sintomi più comuni della gravidanza e non sono spia di una qualche problematica. Di certo, però, bisogna prestare sempre attenzione ai segnali che ci invia il nostro corpo e anche il bambino che, ad un certo punto, comincia a far sentire i suoi movimenti. Proprio i movimenti del piccolo nella pancia indicano che sta bene: si dice che negli ultimi mesi di gravidanza il bimbo scalci tra le 15 e le 20 volte. Non è necessario star lì a contare, ma se non sentiamo il bimbo da un po’ di tempo è meglio chiamare il ginecologo.
Altri sintomi di una gravidanza a rischio che non vanno mai ignorati sono:
Anche i problemi di salute che si sviluppano durante la gravidanza, come il diabete gestazionale o la preeclampsia, possono aumentare il rischio di complicazioni.
In presenza di una gravidanza a rischio c’è la necessità di controlli ginecologici più frequenti, e talvolta, ospedalieri, quando verranno anche illustrati alla futura mamma i possibili segni e sintomi che dovrebbero indurla a recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, come ad esempio:
E’ importante ricordare che è necessario fare sempre il punto della situazione con il proprio ginecologo di fiducia e non farsi prendere dal panico nel caso si riscontrassero su sé stessi uno o più fattori di rischio, spesso un controllo medico continuo ed attento permette di ridurre e/o azzerare gli eventuali rischi e sintomi presenti.
Dobbiamo altresì ricordare che, nel caso di una gravidanza gemellare si potrebbe riscontrare un aumento del rischio di complicanze quali:
Fonte https://www.chedonna.it/2019/06/10/gravidanza-rischio/
Ogni gravidanza in cui i rischi di complicanze per la mamma o per il feto siano più alti rispetto al normale è considerata una gravidanza a rischio. I sintomi che si possono riscontrare in una gravidanza sono:
- Dolorini addominali,
- piccole contrazioni e perdite vaginali bianche e non maleodoranti.
Questi sono tra i sintomi più comuni della gravidanza e non sono spia di una qualche problematica. Di certo, però, bisogna prestare sempre attenzione ai segnali che ci invia il nostro corpo e anche il bambino che, ad un certo punto, comincia a far sentire i suoi movimenti. Proprio i movimenti del piccolo nella pancia indicano che sta bene: si dice che negli ultimi mesi di gravidanza il bimbo scalci tra le 15 e le 20 volte. Non è necessario star lì a contare, ma se non sentiamo il bimbo da un po’ di tempo è meglio chiamare il ginecologo.
Altri sintomi di una gravidanza a rischio che non vanno mai ignorati sono:
- perdite di sangue;
- perdite acquose abbondanti;
- dolori forti al basso ventre;
- bruciore intimo, prurito e i sintomi tipici della cistite;
- contrazioni che diventano regolari.
Anche i problemi di salute che si sviluppano durante la gravidanza, come il diabete gestazionale o la preeclampsia, possono aumentare il rischio di complicazioni.
In presenza di una gravidanza a rischio c’è la necessità di controlli ginecologici più frequenti, e talvolta, ospedalieri, quando verranno anche illustrati alla futura mamma i possibili segni e sintomi che dovrebbero indurla a recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, come ad esempio:
- mal di testa persistente e severo per più di 24 ore,
- riduzione dell’attività fetale,
- dolore o bruciore durante la minzione,
- disturbi della visione.
E’ importante ricordare che è necessario fare sempre il punto della situazione con il proprio ginecologo di fiducia e non farsi prendere dal panico nel caso si riscontrassero su sé stessi uno o più fattori di rischio, spesso un controllo medico continuo ed attento permette di ridurre e/o azzerare gli eventuali rischi e sintomi presenti.
Dobbiamo altresì ricordare che, nel caso di una gravidanza gemellare si potrebbe riscontrare un aumento del rischio di complicanze quali:
- aborto;
- malformazioni fetali e alterazioni cromosomiche;
- mortalità perinatale;
- ridotto accrescimento fetale;
- sindrome di trasfusione feto-fetale;
- anemia, ipertensione arteriosa, diabete gestazionale e altre patologie materne;
- rottura prematura delle membrane e di parto pre-termine.
Fonte https://www.chedonna.it/2019/06/10/gravidanza-rischio/
Nessun commento:
Posta un commento