
“Colpa” degli ormoni
Sarebbero proprio alcune delle modificazioni che l’organismo subisce durante la gravidanza a favorire la comparsa di questo disturbo. Più precisamente, il più alto livello di progesterone (ormone che induce il rilassamento della muscolatura allo scopo di predisporre l’organismo della donna a ospitare il feto e ad affrontare poi il parto) tende ad abbassare la tonicità degli organi fra cui la cistifellea che, non riuscendo più a contrarsi in modo efficace, fa più fatica a svuotare nell’intestino la bile e i sali biliari (sostanze irritanti prodotte dal fegato per permettere la digestione dei grassi): i sali finiscono così per passare nella circolazione sanguigna e raggiungere i capillari e la pelle, scatenando appunto la sensazione di prurito.
Gli altri fattori coinvolti
Anche la tensione cui la cute della gestante è sottoposta in corrispondenza dell’addome ingrossato e (in misura minore) delle cosce e del seno, tende a favorire la comparsa del prurito al pancione. Tale ingrossamento, inoltre, determina l’accumulo di sudore nelle pieghe della pelle, rendendone più probabile l’irritazione e aumentando la fastidiosa sensazione di solletico così come l’impulso di grattarsi. Nell’organismo della futura mamma può, poi, manifestarsi una reazione allergica al progesterone, che si associa a una maggiore sensibilizzazione della pelle e, di conseguenza, alla comparsa del prurito. Infine altri disturbi abbastanza frequenti, quali l’anemia e il diabete gestazionale, sollecitando le terminazioni nervose della cute, possono provocare la sensazione di solletico.
Anche se il prurito è un sintomo normale negli ultimi tre mesi dell’attesa, è sempre bene riferirlo al ginecologo che, valutandone l’intensità, potrà indicare i rimedi più adatti, a cominciare dall’applicazione di prodotti idratanti o oli emollienti (come l’olio di mandorle dolci) che riducono gli effetti legati allo stiramento della cute. Anche rinfrescare la pelle è utile per ottenere un po’ di sollievo: si può ricorrere al talco mentolato o a lozioni quali l’acqua di rose, oppure fare un bagno in acqua tiepida dopo avervi diluito dell’amido.Nel caso il prurito fosse molto intenso ed esteso a tutto il corpo, il medico potrebbe prescrivere una cura a base di medicinali che stimolino l’espulsione dei sali biliari e di antistaminici mirati ad attenuare il prurito. Potrebbe anche prescrivere esami del sangue per verificare la funzionalità del fegato. È importante, infine, seguire una dieta alimentare equilibrata, evitando i cibi più grassi, speziati o pesanti, e aumentare il consumo di acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) per favorire l’eliminazione delle sostanze irritanti.
Fonte https://www.bimbisaniebelli.it/gravidanza/disturbi/prurito-al-pancione-e-normale-90380