«La gravidanza a rischio zero non esiste». Il professor Guido Menato, primario di Ginecologia e Ostetricia all’ospedale Mauriziano di Torino, non entra nel merito del caso della donna di 39 anni morta domenica alle Molinette (nove giorni prima era stata sottoposta ad un cesareo d’urgenza al Santa Croce di Moncalieri), sul quale la procura ha aperto un fascicolo: «Non sarebbe corretto, ogni parto è storia a sé e non conosco i dettagli». Ma con altrettanta nettezza rimarca come, in generale, anche nel 2017 il parto rappresenta un percorso non privo di rischi per una donna: «È sempre un’avventura».
Cosa intende quando dice che non esiste la gravidanza a rischio-zero?
«Le gravidanze si dividono in basso, medio e alto rischio. E nei Paesi occidentali la mortalità materna è di 3,5 su 100 mila parti: quindi esiste».
Eppure oggi si tende a considerare il parto come un percorso dall’esito quasi scontato.
«Un grosso errore».
Cosa è cambiato rispetto al tempo delle nostre nonne o bisnonne?
«Una volta esisteva una selezione naturale, senza ovulazione le donne non procreavano. Va da sé che quante potevano farlo erano tendenzialmente sane».
E oggi?
«È aumentata progressivamente la possibilità di procreare, con un aumento corrispettivo dei fattori di rischio».
Si spieghi meglio.
«Penso alla fecondazione assistita ma anche alla possibilità per molte donne di partorire, anche se con fatica, sulla base di presupposti un tempo impensabili: ad esempio donne con problemi cardiocircolatori, o trapiantate».
Quanto pesa l’aumento dell'età in cui si può restare incinte?
«È un altro fattore di rischio: una volta si partoriva a 20-25 anni, oggi l’età media è slittata verso i 30 anni e sovente sfiora i 40. Donne che magari soffrono di ipertensione o di diabete. Un altro grosso problema è l’aumento ponderale in gravidanza».
Cosa intende?
«L’aumento eccessivo di peso, di solito a causa di un’alimentazione sregolata, specialmente se prima della gravidanza la donna era già in sovrappeso».
Insomma: sono aumentati i margini per procreare, il che è un traguardo, ma anche i problemi.
«Esatto. Per questo la gravidanza e il parto non vanno mai sottovalutati, oggi come ieri: un adeguato stile di vita, prima e durante la gravidanza, e il rispetto scrupoloso di tutti i controlli sono condizioni essenziali per diminuire i fattori di rischio».
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