mercoledì 1 febbraio 2017

Allattamento: organizza così la tua giornata

ORE 8/9: SVEGLIA? NO GRAZIE!

Allattamento: organizza così la tua giornata      Nelle prime settimane di vita del bebè il sonno delle mamme è frammentato quanto quello dei figli e la sensazione di non aver riposato sufficientemente la notte è incombente. Per questo dimenticatevi l’utilizzo della sveglia e se il vostro piccolo la mattina dorme, riposate insieme a lui! Anche la prima poppata della mattina potrà avvenire nel lettone, in modo che la mamma possa rilassarsi ancora un poco. A questo momento seguirà quello della colazione, che dovrà essere abbondante e varia.

ORE 10: PAROLA D’ORDINE, RELAX!

      Fare due passi all’aria aperta fa bene allo spirito della mamma e rappresenta un’esperienza piacevole e stimolante per il bambino. La mamma potrà offrire il seno al piccolo poco prima di uscire, in modo da non rischiare che strilli affamato durante la passeggiata. Anche se, in realtà, in qualunque momento al bimbo venga fame o sete avrà a disposizione tutto ciò che gli serve: il latte materno è sempre pronto, alla temperatura giusta, in ogni luogo o situazione. Per chi poi ha bisogno di uscire per fare qualche commissione anche in caso di pioggia, la fascia portabebè è una soluzione ideale.
      Se, invece, la mamma ha dormito poco durante la notte, potrà sfruttare la mattinata per rilassarsi a casa con il suo piccino. In questo, l’allattamento è di grande aiuto: in genere, nelle prime settimane le poppate durano piuttosto a lungo e offrono quindi l’occasione per sedersi comodamente e guardare un bel DVD, leggere un romanzo, ascoltare musica o, semplicemente, chiudere gli occhi e riposare. Il tempo in cui il bimbo succhia al seno può costituire un momento di prezioso relax se la neomamma non si lascia cogliere dall’ansia delle faccende domestiche. Ricordiamo che nel puerperio il‘lavoro’ della neomamma è quello di conoscere il proprio bambino, entrare in sintonia con lui e soddisfare i suoi bisogni. Il resto può attendere o, meglio ancora, può essere delegato ad altri.

ORE 12: BUON APPETITO!

      La mamma che nutre al seno dovrà seguire una dieta varia ed equilibrata, ma nel periodo successivo alla nascita sono davvero poche le donne che hanno il tempo di mettersi ai fornelli. Una buona soluzione è preparare in anticipo – nelle ultime settimane di gravidanza, quando la futura mamma è a casa dal lavoro – una ‘scorta’ di piatti pronti da conservare in freezer e riscaldare. Altrimenti, chi ha nonne, zie, amiche e vicine disponibili potrà chiedere il loro aiuto.
      La mamma potrà offrire al bebè un po’ di latte prima di sedersi a tavola per poi mangiare tranquilla. E se il bebè ha fame proprio mentre la mamma sta mangiando? In genere è sufficiente una ‘ciucciatina’ direttamente a tavola, attaccando il piccolo al seno per qualche minuto, per calmarlo e poter terminare il pasto.

ORE 14: È L’ORA DEL SONNELLINO!

      Dopo pranzo e dopo la poppata (che favorisce il sonno!), l’ideale è regalarsi un bel sonnellino. Per alcune settimane i risvegli notturni possono essere frequenti e la mamma deve assolutamente recuperare il sonno e le energie, almeno rilassandosi, sdraiandosi o dedicandosi a qualche attività piacevole come la lettura, la musica, scrivere un diario o qualunque altra cosa favorisca il suo benessere. A volte, si ha la tentazione di approfittare dei momenti in cui il bimbo dorme per dedicarsi ai lavori di casa. Nulla lo vieta, ma è necessario avere chiare le priorità. Ancora una volta il suggerimento è quello di chiedere la collaborazione di quanti sono più vicini alla neomamma. Il ruolo dei parenti è proprio questo, permettere alla donna di concentrarsi sul suo bambino, occupandosi al suo posto dei lavori domestici, della spesa, di eventuali commissioni.      Se, invece, il bebè non vuol saperne di dormire e appare inquieto o disturbato anche dopo aver poppato, la mamma potrà decidere di fare due passi all’aperto, che in genere favoriscono il sonno o sistemare il bebè nella fascia e tenerlo così a contatto, pur conservando le mani libere per dedicarsi ad altro.

ORE 16.00: UNA MERENDA PER DUE

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      A metà pomeriggio, è il momento della merenda. Mentre il piccolo trova al seno ciò che gli serve per nutrirsi e dissetarsi, anche la mamma si merita uno spuntino. La mamma potrà preparare frutta, yogurt, fette biscottate, frutta secca, succhi o centrifugati di frutta, da tenere a portata di mano anche durante la poppata. E soprattutto, mentre si allatta, è importante avere la possibilità di bere: se è vero che non esiste una quantità di liquidi prestabilita da introdurre quotidianamente, è anche vero che la mamma deve soddisfare prontamente i segnali della sete: per questo, l’ideale è avere sempre a  disposizione una bottiglia d’acqua.      Se ci si sente un po’ sole il telefono può essere d’aiuto: si può cercare un’amica per fare quattro chiacchiere mentre il bimbo succhia soddisfatto.

ORE 18: BENTORNATO PAPA’

      Quando il partner torna dal lavoro, la mamma ha l’occasione di dedicare qualche minuto esclusivamente a se stessa. Se il bebè ha appena poppato può tranquillamente essere affidato al papà, mentre la mamma approfitta per fare una doccia o un bagno caldo. Qualche momento in esclusiva, tra l’altro, favorisce il rapporto e l’intesa tra papà e bambino. Se invece il partner rincasa più tardi, la neomamma potrà invitare i nonni o la zia per ‘ritagliarsi mezz’ora tutta per sé. sé. Per quanto riguarda, infine, la preparazione della cena, se la neomamma è stanca o sta allattando potrà provvedere il papà, se invece lei preferisce delegare la cura del bebè e darsi da fare ai fornelli, il partner potrà occuparsi del bagnetto serale o, semplicemente, intrattenere il suo bambino parlando, cantando, ninnandolo.

ORE 20: A TAVOLA!

      Ancora una volta, i neogenitori non dovranno preoccuparsi del pasto del bebè: una poppata e la cena è fatta.  E in ogni caso, dato che ora c’è anche il papà, se il bimbo reclama, potrà occuparsene lui mentre la mamma termina il pasto. Dopo qualche settimana di ‘pratica’, inoltre, le mamme imparano ad allattare in ogni situazione, e riescono a far poppare tranquillamente il bimbo mentre sono sedute a tavola, mentre camminano, mentre giocano alle costruzioni con il fratellino maggiore…

ORE 21: CHIACCHIERE E COCCOLE

      La sera è in genere il momento in cui la coppia può ritrovarsi. Se però la mamma è in debito di sonno, il suggerimento è quello di coricarsi presto, andando a riposare in occasione della poppata serale, che avverrà direttamente nel lettone. Dopo i rituali della nanna – il bagnetto, il pigiama, le coccole – intorno alle 21 per il bebè è il momento di succhiare e addormentarsi al seno. Quando la mamma è molto stanca, in genere si assopisce insieme al suo bambino.Se il piccolo è irrequieto e non riesce a prendere sonno, potrà intervenire il papà, per concedere un paio d’ore di sonno consecutive alla compagna.

ORE 24: BUONA NOTTE!

      Il bimbo appena nato non è fatto per dormire tutta la notte. Il suo stomaco è piccolissimo, non può contenere grandi quantità di latte e quello materno, grazie alla sua composizione e ai particolari enzimi, viene digerito in meno di un’ora. È normale, quindi, che il neonato abbia bisogno di poppare frequentemente anche di notte.      Eppure, nella nostra società si tende a considerare ‘normale’ il bimbo che dorme e ci lascia dormire, se non tutta la notte, quasi. Si tratta di preconcetti che si sono radicati con la cultura del biberon, poiché il latte artificiale non è fatto per pasti frequenti, ma richiede tempi di digestione più lunghi e anche perché, naturalmente, alzarsi dal letto di notte per preparare un biberon può essere scomodo.

ORE 2/3/4…:  GRAZIE PROLATTINA

      Si è constatato che i bimbi che hanno libero accesso al seno possono assumere fino al 25% della loro quota giornaliera di latte durante la notte, quando la prolattina (l’ormone responsabile della produzione di latte) raggiunge livelli più elevati nell’organismo materno. Ma conciliare le poppate notturne – importanti per un buon avvio dell’allattamento – con il bisogno di riposo della mamma è possibile? Sì, soprattutto se si mettono in pratica alcuni semplici trucchi come:
  • dormire nella stessa stanza: in questo modo è più agevole trasferire il bebè nel lettone e attaccarlo al seno ai primi segni di risveglio. Così il piccolo nonarriva a destarsi del tutto e riprende sonno più facilmente. Una soluzione comoda è il ‘sidecar’, il lettino agganciato a quello di mamma e papà;
  • anche allattare da sdraiate è di grande aiuto: far poppare il piccolo coricate nel proprio letto non solo è più comodo, ma rende più immediata la ripresa del sonno dopo la poppata”. A questo proposito, la natura ha pensato anche alla mamma: la prolattina è un ormone ‘gentile’ che concilia il sonno sia nella donna sia nel bebè.
Fonte http://www.dolceattesa.com/parto/allattamento-organizza-cosi-la-tua-giornata_allattamento_dopo-il-parto/?cmpid=SF_Ioeilmiobambino_interna_facebook_allattamentoorganizzacos%C3%AClatua_undef_undef&utm_source=facebook.com&utm_medium=social&utm_term=interna&utm_content=imb&utm_campaign=allattamentoorganizzacos%C3%AClatua

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