La risposta immunitaria dei neonati, infatti, funziona attraverso meccanismi che lo differenziano da quello di un adulto, ma è ugualmente in grado di raggiungere un alto grado di reattività a batteri e agenti patogeni.
Il segreto di questo complesso sistema di difesa sarebbe da ricercare nel ruolo dei linfociti T (una particolare forma di leucociti).
Questi, infatti, si sono rivelati in grado di produrre l’importante Interleuchina-8, proteina coinvolta nell’innesco delle reazioni infiammatorie che fronteggiano gli attacchi batterici.
Come spiega la stessa Dott.ssa Deena Gibbons, coordinatrice della ricerca, i neonati non sono così indifesi dal mondo esterno come potrebbe sembrare.
Il loro sistema immunitario, infatti, non solo è molto efficiente, ma inizia a formarsi già quando il bimbo si trova nell’utero materno, per proteggerlo da eventuali agenti patogeni veicolati dal corpo della stessa madre.
I linfociti T, quindi, non sarebbero inattivi come si credeva, ma svolgerebbero fin da subito il loro ruolo nella difesa dell’organismo del piccolo.
La ricerca in esame si è svolta attraverso il prelievo e l’analisi di campioni di sangue di 28 bambini prematuri.
L’osservazione dei dati ha sfatato alcune false credenze sull’effettiva efficacia del sistema immunitario dei neonati, ma ha sollevato altri interrogativi.
Rimane da approfondire, in particolare, il perché del diverso funzionamento del sistema immunitario di adulti e neonati.
Fonti
- Interleukin-8 (CXCL8) production is a signatory T cell effector function of human newborn infants
- Immune system of newborn babies stronger than previously thought
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