I genitori devono quindi intervenire per limitare l’assunzione di dolci o di cibi spazzatura e per invogliare il bambino a consumare frutta, verdura e alimenti ricchi di fibre e di nutrienti. Occorre vigilare sulle scelte del bambino intervenendo per correggere eventuali carenze di ferro, calcio e fluoro o nei casi in cui il piccolo, anche per fattori genetici, sia a rischio di obesità. Tuttavia, insistendo sul fatto che l’alimentazione dei bambini non è solo cibo, una volta valutati gli aspetti biologici della questione, occorre ribadire quanto gli aspetti psicoaffettivi incidano in questo ambito.
Il rapporto con il cibo e la sua molteplicità di manifestazioni sono sempre espressione della vita affettiva e in particolar modo del rapporto fra mamma e bambino. Sia durante l’infanzia, sia nell’età adulta, il nutrimento non è solo legato all’ingestione ma si collega anche alla socialità e al controllo della realtà. Per questa ragione i genitori, pur nel rispetto di alcune regole, non dovrebbero limitare eccessivamente la libertà dei bambini durante il pasto.
La tavola, non deve diventare un campo di battaglia dove, dietro al cibarsi, si nascondono e prendono vita i conflitti fra madre e figlio. Tanto meno è la sede di baratti, ricatti affettivi o premi. Il pasto, al contrario, deve trasformarsi in un momento piacevole, di gioco e di scambio affettivo, durante il quale al piccolo vengono offerti cibi sani e di suo gradimento, cucinati in casa, serviti su una tavola imbandita in modo accurato. Deve essere un momento in cui i genitori si dedicano al loro piccino, gli parlano, lo ascoltano, spengono cellulari, computer e televisori.
Spesso i bambini amano preparare loro stessi la tavola, ornandola con loro creazioni. Fateli partecipare a questa gioia e divertitevi con loro, mettendo al bando praticità e fretta.
Fonte alimentazione-bambini/#sthash.3hW1DHAO.dpuf
Il rapporto con il cibo e la sua molteplicità di manifestazioni sono sempre espressione della vita affettiva e in particolar modo del rapporto fra mamma e bambino. Sia durante l’infanzia, sia nell’età adulta, il nutrimento non è solo legato all’ingestione ma si collega anche alla socialità e al controllo della realtà. Per questa ragione i genitori, pur nel rispetto di alcune regole, non dovrebbero limitare eccessivamente la libertà dei bambini durante il pasto.
La tavola, non deve diventare un campo di battaglia dove, dietro al cibarsi, si nascondono e prendono vita i conflitti fra madre e figlio. Tanto meno è la sede di baratti, ricatti affettivi o premi. Il pasto, al contrario, deve trasformarsi in un momento piacevole, di gioco e di scambio affettivo, durante il quale al piccolo vengono offerti cibi sani e di suo gradimento, cucinati in casa, serviti su una tavola imbandita in modo accurato. Deve essere un momento in cui i genitori si dedicano al loro piccino, gli parlano, lo ascoltano, spengono cellulari, computer e televisori.
Spesso i bambini amano preparare loro stessi la tavola, ornandola con loro creazioni. Fateli partecipare a questa gioia e divertitevi con loro, mettendo al bando praticità e fretta.
Fonte alimentazione-bambini/#sthash.3hW1DHAO.dpuf
Nessun commento:
Posta un commento