Fecondazione in vitro – stimolazione ovarica
Fecondazione in vitro – prelievo degli ovuli
Al raggiungimento della maturazione dei follicoli, si procede alla loro aspirazione per ottenere gli ovuli. L’operazione avviene in sala operatoria, con l’agoaspirazione ovarica monitorata attraverso costante ecografia, sotto blandi sedativi. L’operazione dura poco più di 15 minuti e in linea di massima la paziente fa rientro a casa nell’arco delle due ore successive. Il laboratorio che riceverà il liquido prelevato, individuerà gli ovuli e stimerà la loro qualità/maturità.
Fecondazione in vitro – fecondazione degli ovuli e coltura embrionale
Lo stesso giorno del prelievo viene effettuata l’unione tra ovulo e spermatozoo, per cui il partner il giorno in cui la donna si sottopone al prelievo dovrà fornire il proprio seme. Le tecniche per l’accoppiamento ovulo-spermatozoo sono due, applicate a seconda della causa dell’infertilità precedentemente accertata. La prima prevede che gli spermatozoi vengano posti in una capsula assieme agli ovuli, la seconda invece avviene tramite iniezione intracitoplasmatica, ovvero ogni spermatozoo viene inserito in un ovulo tramite microscopio. La seconda tecnica è quella maggiormente impiegata in gran parte dei cicli FIVET perché garantisce l’incontro tra ovulo e spermatozoo. Trascorse 18-20 ore per individuare gli ovuli fecondati si procede all’analisi degli stessi. Normalmente vengono fecondati dagli 8 ai 10 ovuli. Trascorse qualche ora, gli ovuli correttamente fecondati iniziano la divisione, parte così lo sviluppo embrionale. Durante questa fase viene monitorata la morfologia degli embrioni al fine di stabilire quali siano viabili per decidere il giorno del transfer.
Fecondazioni in vitro – transfer degli embrioni
Il processo di reinserimento degli embrioni è semplice e rapido, non richiede neanche l’anestesia. Con l’impiego di una sottilissima cannula gli embrioni vengono trasferiti nell’utero attraverso l’orificio cervicale, anche qui con l’ausilio dell’ecografia per accertarsi della corretta posizione di deposito. Generalmente vengono impiantati uno o due embrioni, in rari casi si arriva fino a tre limito massimo stabilito dalla legge.
I restanti embrioni vengono conservati nelle banche degli embrioni per futuri tentativi.
I restanti embrioni vengono conservati nelle banche degli embrioni per futuri tentativi.
Diversi centri di fecondazione assistita sono propensi al trasferimento degli embrioni al quinto giorno, quando raggiungono lo stadio di blastocisti; questo stadio si ha dal quarto al quattordicesimo giorno dopo la formazione dello zigote.
Fecondazione in vitro vantaggi e svantaggi del transfer al secondo giorno
Il principale vantaggio del transfer effettuato al secondo giorno è la possibilità di un solo passaggio in mezzo di coltura, che aumenta la percentuale di sopravvivenza degli embrioni che successivamente saranno selezionati.
Lo svantaggio invece che presenta il transfer effettuato il secondo giorno è che in un normale ciclo mensile della donna, al secondo giorno l’embrione non ha ancora raggiunto l’utero ma è ancora nelle tube: inoltre la morfologia ha un margine di errore per cui l’embriologo potrebbe fare una classificazione non del tutto precisa.
Fonte http://www.maternita.it/cose-la-fecondazione-in-vitro-ed-embryo-transfer-fivet.html
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