Lo studio è stato condotto dalla Harvard TH Chan School of PublicHealth Haward, ed è il primo che ha messo in relazione i pesticidi con qualità/quantità dello sperma.
Alla ricerca hanno partecipato 155 soggetti ed esaminati 338 campioni di sperma dal 2007 al 2012. Sono stati raccolti i dati sulla dieta dei soggetti sotto osservazione.
Alla ricerca hanno partecipato 155 soggetti ed esaminati 338 campioni di sperma dal 2007 al 2012. Sono stati raccolti i dati sulla dieta dei soggetti sotto osservazione.
In base ai dati raccolti, e tenendo conto anche di altri fattori che possono influenzare la qualità dello sperma, come il peso corporeo dei soggetti, fumo e alcol, i ricercatori, di concerto con il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti hanno stilato una classifica della frutta e verdura secondo la quantità dei residui di pesticidi che rimangono al loro interno.
Ai primi posti troviamo: peperoni, mele, pere, spinaci e fragole. Piselli, fagioli e legumi in generale, pompelmo, cipolle contengono una quantità di residui di pesticidi più bassa.
Il professor Chavarro, che ha condotto lo studio, ci tiene a precisare che “Questi risultati non dovrebbero scoraggiare il consumo di frutta e verdura in generale. In realtà, abbiamo scoperto che consumare più frutta e verdura con residui di pesticidi basso, o nullo, è risultato benefico”.
Fonte http://www.bigodino.it/benessere/infertilita-maschile-i-pesticidi-riducono-il-numero-di-spermatozoi.html
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