Molto spesso ricevo email in cui mi scrivono che si sono avuti si rapporti ma in momenti completamente sbagliati ai fini del concepimento. Oppure troppi rapporti ravvicinati, magari nello stesso giorno, che non fanno altro che esaurire la carica spermatica. Gli spermatozoi hanno bisogno di tempo per maturare, non dimentichiamolo!
Alcuni ricercatori di Yale University prendendo spunto da false credenze e idee sbagliate sul concepimento circolanti tra le donne, hanno deciso di fare un sondaggio.
Ecco di seguito cosa è emerso dal sondaggio di 1000 donne americane tra i 18 e i 40 anni. Non credo che se fosse stato fatto da noi si sarebbero ottenuti risultati molto diversi (a meno che tutte non leggano PF :))
- La metà delle donne intervistate credono che avere sesso più di una volta al giorno aumenti le probabilità di concepire. In realtà invece il numero degli spermatozoi diminuisce notevolmente e spermatozoi immaturi non sono efficaci.
- Il 40 % ritiene erroneamente che certe posizioni durante e dopo il rapporto favoriscano il concepimento. Non c’è alcuna prova scientifica che provi che rimanere con il bacino o le gambe alte dopo il rapporto aiuti gli spermatozoi. Questi raggiungono la cervice senza aiuti particolari in pochi minuti dall’eiaculazione indipendentemente da qualsiasi tip di posizione utilizziate.
- quasi il 60% delle donne intervistate crede che avere rapporti nei due giorni dopo l’ovulazione aumenti la probabilità di concepimento. In realtà è preferibile avere rapporti uno o due giorni prima dell’ovulazione, in presenza di muco fertile. Quando l’ovulo viene emesso dal follicolo ovarico deve trovare gli spermatozoi pronti ad attenderlo e non viceversa. Gli spermatozoi possono sopravvivere dai 3 ai 5 giorni nel corpo della donna , l’ovulo una volta emesso sopravvive 12- 24 ore al massimo.
- Più del 25 % non sa che le infezioni sessualmente trasmissibili, l’obesità , il fumo o i cicli irregolari possono diminuire anche di molto la fertilità.
- La metà delle donne non sa che l’acido folico aiuta a prevenire malformazioni fetali come la spina bifida e che questo tipo di integratore è raccomandato sin dal momento in cui si decide di avere un bambino. Anzi, se vogliamo proprio essere pignoli, bisognerebbe iniziare ad assumerlo 2-3 mesi prima di iniziare la ricerca..
Lo studio fornisce anche una possibile spiegazione per queste lacune di conoscenza : il 50 % non aveva mai discusso di salute riproduttiva con un medico o un’ostetrica..
Il 58% delle donne intervistate era già madre e il 7% in attesa di un bambino. Nonostante ciò l’informazione in loro possesso era lacunosa.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility ed è stato finanziato dai creatori di First Response produttore di test di gravidanza e ovulazione,.
Se fosse stato condotto in Italia, probabilmente sarebbe risultato che l’80% delle donne non sa che sono consigliati (e gratuiti) gli esami preconcezionali che sarebbero da fare quando si decide di avere un bambino, assieme a un controllo ginecologico. In questo modo si può capire ad esempio se siamo immuni alla rosolia (che in gravidanza sarebbe molto pericolosa)e alla toxoplasmosi.
Fonte: Knowledge, attitudes, and practices regarding conception and fertility: a population-based survey among reproductive-age United States women
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