Negli ultimi decenni si è sempre sostenuto che prima dei 24 mesi non fosse consigliabile iniziare l’educazione al vasino, spesso posticipata verso i 3 anni. Due i motivi. Secondo i pediatri, prima di quell’età il bambino non avrebbe ancora il pieno controllo degli sfinteri. Per gli psicologi, una forzatura nell’uso del vasino nel pieno della fase “anale” (che riguarda, cioè, la conquista della capacità di trattenere e rilasciare, e quindi – in senso lato – la propensione a egoismo e generosità) avrebbe prodotto danni alla personalità.

Rimandare in eterno, aspettando che sia il bimbo a esprimere questo desiderio, come si usa fare oggi, nasconderebbe in realtà la “fatica di educare” dei genitori, ormai troppo impegnati in casa e fuori per dedicare tempo a questo aspetto della crescita. “Tutto ciò può avere però conseguenze negative: se da un giorno all’altro si dice a un bambino ormai grande, abituato da sempre al pannolone, che così non va più bene, il risultato può essere il cosiddetto ‘rifiuto del vasino’ o una stitichezza dovuta all’ostinato trattenere le feci o, ancora, l’enuresi notturna quando è più grandicello”, fa notare Simone Rugolotto, pediatra e neonatologo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona – sede di Borgo Roma, sostenitore di un’educazione al vasino fin dai primi mesi di vita.
Fonte http://www.quimamme.it/io-e-il-mio-bambino/fotoracconto/vasino-subito-o-ce-tempo/
Nessun commento:
Posta un commento