Non vorrei, in queste poche righe, elencare tutte le varie problematiche psicologiche che si possono verificare durante questo periodo, se però riuscirò a chiarire alcuni possibili modi di essere e sentirsi donna che sta aspettando un bambino, avrò raggiunto il mio scopo.
ASPETTO UN BAMBINO! ODDIO..........
SONO INCINTA!
Queste frasi possono essere la base per tutto l'andamento positivo e negativo di una gravidanza, del rapporto con il proprio partner e con il figlio che dovrà nascere.
Questo non, e sottolineo non, vuol dire assolutamente che una gravidanza capitata, non voluta e mal accettata sia l'inizio di un cattivo rapporto con il proprio compagno e con il figlio futuro. Numerosi casi testimoniano il contrario.
Ciò che voglio dire è che per una donna cercare di avere le idee chiare in un momento così importante della vita personale e della coppia, magari parlandone anche con qualcuno (i consultori familiari sono stati istituiti apposta), non può che rendere il futuro meno problematico e più soddisfacente.
Inoltre ormai sappiamo che una gravidanza se vissuta bene, dedicando un pò di tempo a se stesse, in ambiente familiare sereno, incide in maniera positiva sul neonato che, come confermano svariati studi, dorme di più, mangia meglio, è più calmo, ha minori problemi intestinali (coliche gassose), contrae minori infezioni e malattie.
Psicologia in gravidanza.
Questo discorso ci porta al problema dell'ansia. In gravidanza l'ansia, cioè "i pensieri", "le preoccupazioni", esistono come in ogni altro momento della vita, anche se in questo periodo si intrecciano fra di loro:
- psicologia in gravidanza
- L'ansia che riguarda se stessa ed il proprio vissuto corporeo: il mio corpo si trasforma! non piaccio più come donna, potrò continuare a piacere? Il parto sarà veramente così doloroso? Sarò capace a svolgere il ruolo di madre? Se morissi durante il parto? psicologia in gravidanza
- Il figlio che dovrà nascere: avrà malformazioni fisiche? Avrà tare genetiche? Avrà traumi da parto?
- L'ansia legata al rapporto con il proprio compagno: come cambierà il nostro rapporto con un figlio? Sarà meglio o peggio? Come mai sono cambiati i rapporti sessuali? Si può essere Madre e Donna? Sarà geloso di suo figlio?
Queste ultime incertezze aprono il capitolo della sessualità e di come viene vissuta nella coppia la sessualità durante la gravidanza.
Un pò tutte le donne vivono la sessualità in opposizione alla maternità. In questo momento diminuiscono soddisfacimento e frequenza dei rapporti sessuali in maniera sempre maggiore, mentre diminuisce in modo più lieve il desiderio.
A questo punto si può anche concludere dicendo che tutti questi dubbi e queste ansie interiori per i rapporti che cambiano, se lasciati "covare" dentro di sé possono avvelenare la "dolce attesa" rendendola così non tanto dolce.
Il consiglio è: PARLARE!
Parlare con una persona esperta e capace, magari coinvolgendo anche il vostro partner, non può che migliorare la situazione.
Questo può essere fatto ad esempio all'interno di un "corso di psicoprofilassi" al parto dove le figure dello Psicologo, del medico e dell'Ostetrica sono generalmente presenti e disposte al colloquio.
Lo star bene fisicamente e psicologicamente, oltre ad essere una condizione che tutti noi dobbiamo a noi stessi, lo è ancora di più in gravidanza dove la donna è sempre se stessa, ma legata al proprio figlio dal cordone ombelicale. Gli scambi e le relazioni fra questi due esseri ci sono ancora in gran parte sconosciuti.
Certo è che sempre più numerosi studi confermano che esiste una qualche vita psichica del feto all'interno dell'utero materno.
Da questo a pensare che gli stati psicologici della madre influenzano quelli del feto, il passo è breve. Il futuro ci riserva in questo campo forse sorprese oggi inimmaginabili.
Le donne e le future mamme, così come danno importanza alla salute ed al benessere del proprio corpo, debbono cominciare a dare importanza al loro star bene dal punto di vista psicologico con la consapevolezza che questo sarà la base dello star bene psicologico del loro figlio anche per gli anni futuri.
Alla luce di tutto questo diventa estremamente importante frequentare un corso di psicoprofilassi al parto dove sia possibile non solo imparare una tecnica che sarà poi utile durante il travaglio e il parto, ma che possa anche diventare un momento di incontro.
Le figure professionali preparate e le altre donne, vivendo insieme le stesse sensazioni e le stesse emozioni, possono far diventare il corso stesso un contenitore ove non solo scaricare le proprie ansie, ma dove cercare un momento di crescita personale.
Fontehttp://www.vitadidonna.it/gravidanza/salute/psicologia-della-gravidanza-paura-ed-ansia-come-affrontarle.html
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