Una volta trascorsi i giorni di fecondazione in vitro giungiamo al fatidico giorno del transfer. Un giorno importante carico di speranze che però va affrontato con la massima serenità; latensione e lo stress fanno contrarre l’utero e questo non è ottimale per il medico che dovrà inserire la cannula con gli embrioni da trasferire.
Alcune cliniche mezz’ora prima del transfer fanno, alla donna ricevente, una puntura di Buscopan per evitare proprio la tensione addominale e favorire unrilassamento della muscolatura gastrica e intestinale per far sì che non vi siano contrazioni nel momento in cui verrà eseguito il transfer.
Visto che tale procedura va eseguita in ambiente asettico, anche gli abiti della paziente dovranno essere tali e quindi in stanze apposite si dovrà spogliare e vestire con camici monouso e cuffietta e rimanere fino al proprio turno. L’uso di profumi, deodoranti è vietato in questo giorno quindi la mattina prima di recarsi in clinica solo una doccia senza l’utilizzo di prodotti similari.
Si entrerà in una vera e proprio sala operatoria in cui la paziente distesa su un lettino ginecologico attenderà che i biologi portino al medico la cannula con gli embrioni da trasferire.Il numero degli embrioni da trasferire verrà stabilito anticipatamente così come pure l’eventuale crioconservazione di quelli eccedenti. Solitamente è tutto eco-guidato e la ricevente potrà osservare tramite il monitor ecografico l’inserimento della cannula.
In meno di dieci minuti l’operazione è conclusa e la paziente verrà trasferita nella stanza dove aveva riposto i suoi abiti rimanendo sdraiata per almeno mezz’ora. Tale periodo di riposo varia comunque da clinica a clinica, alcune fanno attendere sdraiate anche due ore.
Trascorso il periodo si torna a casa, preferibilmente con auto o taxi (vietati bus o metro) e lì si deve restare a letto almeno fino alla mattina seguente.
Visto che tale procedura va eseguita in ambiente asettico, anche gli abiti della paziente dovranno essere tali e quindi in stanze apposite si dovrà spogliare e vestire con camici monouso e cuffietta e rimanere fino al proprio turno. L’uso di profumi, deodoranti è vietato in questo giorno quindi la mattina prima di recarsi in clinica solo una doccia senza l’utilizzo di prodotti similari.
Si entrerà in una vera e proprio sala operatoria in cui la paziente distesa su un lettino ginecologico attenderà che i biologi portino al medico la cannula con gli embrioni da trasferire.Il numero degli embrioni da trasferire verrà stabilito anticipatamente così come pure l’eventuale crioconservazione di quelli eccedenti. Solitamente è tutto eco-guidato e la ricevente potrà osservare tramite il monitor ecografico l’inserimento della cannula.
In meno di dieci minuti l’operazione è conclusa e la paziente verrà trasferita nella stanza dove aveva riposto i suoi abiti rimanendo sdraiata per almeno mezz’ora. Tale periodo di riposo varia comunque da clinica a clinica, alcune fanno attendere sdraiate anche due ore.
Trascorso il periodo si torna a casa, preferibilmente con auto o taxi (vietati bus o metro) e lì si deve restare a letto almeno fino alla mattina seguente.
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