giovedì 17 settembre 2015

Come accettare che il Vostro bambino nascerà grazie ad un’estranea.

         La maternità surrogata si distingue in due tipi diversi: tradizionale e gestazionale. La prima comporta una relazione biologica tra una donna e il bambino di una coppia che lo desidera, per cui porta avanti la gravidanza. In molti paesi del mondo, inclusa l’Ucraina, la surrogazione tradizionale è proibita dalla legge locale ed è classificata come traffico di bambini.

         Nella surrogazione gestazionale, invece, non c’è relazione biologica tra una donna e il bambino che porta in grembo. La surrogazione avviene tramite il trasferimento di embrioni. L’embrione è creato in vitro usando il materiale biologico degli aspiranti genitori. Inoltre, possono anche essere usati ovociti o sperma di donatori, nel caso in cui un membro della coppia non può produrre proprie cellule per ragioni mediche.

         In tal modo, una donna estranea in buona salute, gestirà la gravidanza del vostro bambino senza avere nessun legame genetico con lui. Ma è facile accettare che una straniera porterà in grembo il vostro bambino per nove mesi, vivendo a pieno tutti gli aspetti legati al parto? Gli psicologi che lavorano con le partecipanti dei programmi di surrogazione hanno raccontato la differenza tra le emozioni delle donne che partoriscono il bambino, e quelle che invece ricorrono alla surrogazione.

         “A volte possono esserci alcune differenze. Ci sono casi in cui i genitori che hanno usato il servizio di una madre surrogata, provano una certa gelosia nei confronti di questa donna. A volte la madre biologica si chiede: forse lei è più madre di quanto possa esserlo io, forse il mio bambino riceverà qualcosa da lei geneticamente, e cosi via”. In queste situazioni, rassicuro sempre i genitori, spiegandogli: il bambino acquisisce sicuramente ormoni, cibo e vitamine dalla madre surrogata, ma nient’altro! Spesso i genitori biologici sono spaventati dall’idea che la madre surrogata possa rifiutarsi di dargli il bambino dopo la nascita. È importante ricordare che, se si ricorre alla surrogazione in una clinica accreditata che lavora seriamente, rispettando le leggi locali, non ci sarà nessun problema con la madre surrogata e durante l’intero processo del programma. La stessa clinica è interessata al successo del programma. Inoltre, il bambino viene portato via dalla madre surrogata immediatamente dopo la sua nascita. Il bambino e la donna non avranno nessun contatto.


         Gli psicologi, hanno anche raccontato del rapporto tra la madre genetica e il bambino nato tramite l’utero in affitto: “in genere, dipende dai genitori e dalla formazione, che sperimentano prima della nascita del bambino. In ogni caso, il bambino surrogato, è molto più che atteso. È molto importante per i genitori capire che il bambino è il membro principale della famiglia; i genitori sono responsabili per lui e per il suo futuro felice. Sicuramente, il fatto che la madre genetica non vive tutti gli aspetti fisiologici che invece vive la donna che porta in grembo il bambino, potrebbe influenzare un po’ i sentimenti interiori, e di conseguenza il comportamento della madre biologica. Ma alcuni corsi speciali, consulenza con un buono psicologo, un atteggiamento interiore aperto e la consapevolezza del fatto che voi solo siete i soli genitori che risponderanno della vita di vostro figlio, vi aiuteranno a superare ogni difficoltà associata al processo della surrogazione. In aggiunta, gli esperti consigliano sempre di non mantenere contatti ravvicinati con una madre surrogata evitando di diventare suoi amici. Questo ridurrà la gelosia, la paura e gli aspetti negativi.

Nessun commento:

Posta un commento