mercoledì 16 settembre 2015

Staminali: quello che c’è da sapere

       
   È di qualche settimana fa la notizia che il presidente americano Barak Obama ha rimosso tutti i limiti al finanziamento pubblico per la ricerca sulle cellule staminali nella convinzione che proprio questo tipo di cellule porterà l’America e il mondo a grandi conquiste nel campo medico e sanitario, aiutando a prevenire e combattere mali fino a ora considerati incurabili.           È d’altra parte noto da tempo il fatto che proprio le cellule staminali cordonali costituiscano una risorsa di vitale importanza soprattutto in caso di familiarità per determinate malattie. Compatibili, infatti, al 100% in caso di conservazione autologa sono già parte integrante dei trattamenti in caso di gravi malattie del sangue, del sistema immunitario e di alcune forme tumorali, mentre cresce il campo di possibili applicazioni riguardo al loro utilizzo.

COSA SONO LE CELLULE STAMINALI           Le cellule staminali sono cellule madri in grado di trasformarsi in altri tipi di cellule dell’organismo umano (cellule ematichecellule nervosecellule cardiache...).           In parole povere, possono “riparare” eventuali disfunzioni del sistema sanguigno e di quello immunitario sostituendosi a eventuali altre cellule danneggiate o malate.

PERCHÉ VANNO PRELEVATE ALLA NASCITA DEL BAMBINO           Il cordone ombelicale, dopo la nascita del bimbo, viene gettato via. Tuttavia, il sangue in esso contenuto è una fonte molto ricca di cellule staminali che, se prelevate alla nascita e conservate, possono rappresentare un valido aiuto per proteggere la salute del bambino o di altri membri della famiglia.           Si tratta di un’occasione unica dal momento che le cellule staminali del cordone ombelicale possono essere prelevate solamente al momento della nascita.           Il prelievo del sangue del cordone è un’operazione assolutamente indolore sia per la mamma che per il neonato e dura, generalmente, non più di 10 minuti.

PERCHÉ CONSERVARE LE CELLULE STAMINALI 
  •            Perché con la conservazione per uso autologo e familiare (ossia a disposizione del proprio bambino e della famiglia) la compatibilità in caso di bisogno è garantita nel suo caso al 100% ed è molto alta anche per altri componenti della famiglia.
  •            Perché le cellule staminali rappresentano l’unica valida soluzione in caso di alcune gravi patologie del sangue, del sistema immunitario e di alcune forme tumorali. Non è un caso, infatti, che in tutto il mondo la ricerca scientifica stia investendo in questo tipo di applicazioni tempo e risorse.
  •            Perché di anno in anno crescono il numero di applicazioni mediche per le quali l’uso delle cellule staminali è determinante per la buona riuscita della terapia.
Fonte http://www.bambinopoli.it/gravidanza/Staminali_quello_che_ce_da_sapere_/1043/

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