L’ecografia o ecotomografia, è un’indagine diagnostica che utilizza ultrasuoni e si basa sul principio dell’emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore.
Tale metodica medica, viene considerata come esame di primo livello rispetto a tecniche di imaging più complesse.
Gli ultrasuoni utilizzati sono superiori ai 20 MHz.
La frequenza è scelta tenendo in considerazione che frequenze maggiori hanno maggiore potere risolutivo dell’immagine, ma penetrano meno in profondità nel soggetto. Queste onde sono generate da un cristallo inserito in una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente con l’interposizione di un apposito gel (che elimina l’aria interposta tra sonda e cute del paziente, permettendo agli ultrasuoni di penetrare nel segmento anatomico esaminato); la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor.
L’utilizzo degli ultrasuoni consente la visualizzazione della posizione, della forma, della dimensione del feto e degli annessi fetali (placenta, cordone ombelicale, liquido amniotico). Esistono due metodiche per l’esecuzione dell’ecografia in gravidanza, attraverso sonda trans-vaginale o tramite sonda trans-addominale.
A seconda dell’epoca gestazionale in cui l’ecografia viene effettuata, assume uno scopo preciso e differente.
Le indicazioni all’ecografia del primo trimestre sono:
In questa occasione saranno valutati:
Nel secondo trimestre, tra la 18a e la 22a settimana, lo scopo principale dell’esame ecografico è il controllo della biometria e dell’anatomia fetale per la diagnosi di malformazioni, la valutazione dell’inserzione e della struttura della placenta e del liquido amniotico.
Le parti del corpo che vengono controllate sono:
Nel terzo trimestre, intorno alla 32esima settimana, l’ecografia ha lo scopo di valutare l’accrescimento fetale, la posizione e il funzionamento organico, di controllare la placenta e di misurare la quantità di liquido amniotico.
La tecnica ecografica è attualmente utilizzata anche durante gli esami di villocentesi ed amniocentesi poiché permette lo svolgimento di tali pratiche in maggior sicurezza.
Le evidenze scientifiche raccomandano di svolgere tre indagini ecografiche durante la gravidanza fisiologica, una per ogni trimestre; esami ecografici in numero superiore non hanno dimostrato essere di maggiore utilità o prevenire l’insorgere di complicanze durante la gravidanza. Si raccomanda pertanto un uso appropriato delle metodiche diagnostiche nei casi che rientrano nella fisiologia.
Tale metodica medica, viene considerata come esame di primo livello rispetto a tecniche di imaging più complesse.
Gli ultrasuoni utilizzati sono superiori ai 20 MHz.
La frequenza è scelta tenendo in considerazione che frequenze maggiori hanno maggiore potere risolutivo dell’immagine, ma penetrano meno in profondità nel soggetto. Queste onde sono generate da un cristallo inserito in una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente con l’interposizione di un apposito gel (che elimina l’aria interposta tra sonda e cute del paziente, permettendo agli ultrasuoni di penetrare nel segmento anatomico esaminato); la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor.
L’utilizzo degli ultrasuoni consente la visualizzazione della posizione, della forma, della dimensione del feto e degli annessi fetali (placenta, cordone ombelicale, liquido amniotico). Esistono due metodiche per l’esecuzione dell’ecografia in gravidanza, attraverso sonda trans-vaginale o tramite sonda trans-addominale.
A seconda dell’epoca gestazionale in cui l’ecografia viene effettuata, assume uno scopo preciso e differente.
Le indicazioni all’ecografia del primo trimestre sono:
- Algie pelviche
- Perdite ematiche vaginali
- Grave iperemesi gravidica
- Iper o Ipo Sviluppo uterino
- Sproporzione cervice/corpo
- Pregressa patologia del trofoblasto
- Pregressa gravidanza tubarica
- Storia di aborto ricorrente (tender loving care)
- Patologia ginecologica nota.
In questa occasione saranno valutati:
- Presenza/assenza di camera ovulare intrauterina
- Identificazione di embrione
- Numero di embrioni
- Presenza di Battito cardiaco embrionale
- Biometria primo trimestre che comprende la CRL (lunghezza testa-coda) 7 e 11 settimane e la BPD(diametro biparietale) fra 12 e 16 settimane
- Datazione
- Regioni annessiali e morfologia uterina
Nel secondo trimestre, tra la 18a e la 22a settimana, lo scopo principale dell’esame ecografico è il controllo della biometria e dell’anatomia fetale per la diagnosi di malformazioni, la valutazione dell’inserzione e della struttura della placenta e del liquido amniotico.
Le parti del corpo che vengono controllate sono:
- strutture encefaliche: ventricoli cerebrali, linea mediana, cervelletto;
- colonna vertebrale: nella spina bifida non si ha la chiusura del tubo neurale;
- arti;
- cuore;
- diaframma;
- stomaco e fegato;
- parete addominale ed inserzione del cordone;
- apparato urogenitale.
Nel terzo trimestre, intorno alla 32esima settimana, l’ecografia ha lo scopo di valutare l’accrescimento fetale, la posizione e il funzionamento organico, di controllare la placenta e di misurare la quantità di liquido amniotico.
La tecnica ecografica è attualmente utilizzata anche durante gli esami di villocentesi ed amniocentesi poiché permette lo svolgimento di tali pratiche in maggior sicurezza.
Le evidenze scientifiche raccomandano di svolgere tre indagini ecografiche durante la gravidanza fisiologica, una per ogni trimestre; esami ecografici in numero superiore non hanno dimostrato essere di maggiore utilità o prevenire l’insorgere di complicanze durante la gravidanza. Si raccomanda pertanto un uso appropriato delle metodiche diagnostiche nei casi che rientrano nella fisiologia.
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