Non solo. Nel senso comune, vale ancora la convinzione che il fumo faccia più male dell’alcol durante i nove mesi di gestazione. Io stessa, ammetto, non mi sono mai granché preoccupata di questa aspetto durante le gravidanze, anzi mentre ero attentissima non solo a non fumare ma anche a non respirare fumo passivo, bevevo senza problemi un bicchiere di vino ogni tanto. Penso dunque che di questa patologia vadano informate tempestivamente tutte le donne che stiano pianificando una gravidanza, così come i medici di base, i ginecologi, i pediatri. E penso anche che, come al solito, esista ancora oggi una contraddizione totale nel modo in cui trattiamo le sostanze nocive. Battaglie campali (sacrosante) per indurre la gente a smettere di fumare e scritte scioccanti sui pacchetti di sigarette da un lato. Silenzio su alcolici e superalcolici dall’altro, quando questi ultimi provocano danni irreparabili su organismi adulti – 435.000 morti dal 2008 secondo l’Eurispes – figuriamoci su donna in gravidanza e feti. Ancora oggi il fumo è considerato un male assoluto, il vino rosso no, e anzi quando la ministra della Salute francese disse che l’alcol non dava alcun beneficio Macron corse ai ripari mostrandosi in pubblico con un bicchiere di rosso e in mano per evitare la rivolta dei produttori del settore.
Tornando alla gravidanza. Ricordo perfettamente il motivo per cui continuavo a bere ogni tanto un bicchiere di vino (come andare in motorino e altre cose “proibite”). Era un modo per esprimere l’insofferenza verso un modello di gravidanza sempre più veicolato da medici e media. Un modello ipersalutista e proibizionista, dove alle donne incinte, appunto, è impedito tutto. E dove ci si immagina la donna in gravidanza quasi come una macchina, non un soggetto, e sempre nella stessa identica maniera: possibilmente pastello-vestita e dedita unicamente a curare il proprio corpo e la propria alimentazione in maniera ossessiva. Mi sono imbattuta fin troppe volte in donne incinte capaci di andare nel panico per una insignificante violazione, e spaventate dalle mille proibizioni date appunto senza motivazioni. Ho letto chat di donne disperate per essersi spruzzate uno spray anti zanzara o fatte la tinta ai capelli e convinte che il loro figlio sarebbe nato deformato. Donne impossibilitate a rilassarsi e godersi la gravidanza nella sua bellezza anche per la sfilza di prescrizioni affibbiate, che oggi tra l’altro generano un business notevole (ginnastica in gravidanza, integratori per la gravidanza, analisi, cibi bio e così via).

Fonte https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/28/gravidanza-lalcol-distrugge-il-feto-ma-non-giudicate-le-donne/4796989/