L’incidenza delle IST nel mondo è in continuo aumento, grazie anche alla maggiore mobilità e all’aumentata tendenza ad avere rapporti sessuali con più partners. Sottogruppi di popolazione particolarmente suscettibili sono:
Secondo l’OMS, ogni anno, a livello globale, sono circa 357 milioni le nuove infezioni di cui 1 su 4 rappresentate da: clamidia, gonorrea, sifilide e tricomoniasi.
Una adolescente su 20 presenta un’infezione batterica acquisita per via sessuale, e l'età in cui tali infezioni si presentano sta diventando sempre più bassa. Si stima che più di 500 milioni di persone abbiano un'infezione genitale dovuta a virus herpes simplex (HSV). Oltre 290 milioni di donne hanno un’infezione da papillomavirus umano (HPV), una delle IST più letali.
Le IST possono causare importanti danni alle tube di Falloppio, responsabili del 30% - 40% dei casi di sterilità femminile. Praticamente tutti i casi di cancro cervicale sono legati alle infezioni genitali da HPV. Il cancro della cervice è il secondo tumore più comune nelle donne, con circa 500.000 nuovi casi e 250.000 decessi ogni anno.
Gli agenti responsabili delle IST si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) per contatto con i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue, saliva).
Inoltre, si possono trasmettere attraverso il sangue (es. trasfusioni, contatto con ferite, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing) o con i trapianti di tessuto o di organi (HIV, HBV, HCV, Sifilide), e infine, per passaggio diretto dalla madre al feto o al neonato durante la gravidanza, il parto, o l’allattamento (es. HIV, virus dell’epatite B, herpes genitale, sifilide, gonorrea, clamidia).
Le IST sono molto spesso asintomatiche, favoriscono l'acquisizione e la trasmissione dell'HIV, possono comportare gravi sequele e complicanze (in caso di mancata o errata diagnosi e terapia), quali: sterilità, gravidanza ectopica, parto pretermine, aborto, danni al feto e al neonato, tumori.
Le IST batteriche e da protozoi si curano efficacemente con gli antimicrobici, mentre per le IST virali (herpes genitale e condilomi acuminati) sono disponibili terapie antivirali e un nuovo vaccino anti-HPV.
L’elevata diffusione delle IST sembra essere legata a:
Tenuto conto che nell’insieme le IST si associano a una morbilità e mortalità rilevante a causa delle numerose complicanze che possono provocare all’apparato riproduttivo, risulta fondamentale la diagnosi precoce e un adeguato trattamento.
Tuttavia, considerato il decorso spesso asintomatico o il quadro clinico aspecifico di molte di queste infezioni, la strategia migliore da adottare è la prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione a comportamenti sessuali responsabili.
E’ fondamentale l’informazione sugli strumenti necessari a ridurre il rischio di contagio, quali l’uso del preservativo ed eseguire alcune vaccinazioni ad oggi disponibili.
Un vaccino che viene raccomandato alle donne in giovane età è quello per il Papillomavirus (HPV), previene l'infezione e potrebbe ridurre i decessi correlati al cancro del collo dell'utero. Il vaccino per l'HPV può essere utilizzato anche nei maschi per prevenire la formazione di condilomi, ma anche lo sviluppo di tumori della regione ano-rettale e faringea.
Altro vaccino disponibile è quello per l'epatite B, consigliato per i soggetti con sospetta infezione e fortemente raccomandato, insieme a quello per l’epatite A, ai soggetti con comportamenti a rischio, quali gli uomini che fanno sesso con uomini (MSM), i consumatori di sostanze e le persone che vivono con l’HIV.
Il dispositivo medico più efficace nel prevenire la trasmissione delle malattie a trasmissione sessuale rimane comunque il preservativo, il cui uso corretto limita non solo la trasmissione dell’infezione attraverso i liquidi organici, ma anche il rischio di contrarre per semplice contatto l’herpes genitale, la sifilide, l’ulcera molle e l’HPV.
Fonte http://www.salute.gov.it/portale/fertility/dettaglioContenutiFertility.jsp?lingua=italiano&id=4557&area=fertilita&menu=malattie
- le donne, per la struttura anatomica dell’apparato genitale più complessa e più favorevole all’insediamento dei patogeni
- gli adolescenti, con tessuti genitali ancora immaturi e più recettivi
- gli individui con stati di grave deficienza immunitaria.
Secondo l’OMS, ogni anno, a livello globale, sono circa 357 milioni le nuove infezioni di cui 1 su 4 rappresentate da: clamidia, gonorrea, sifilide e tricomoniasi.
Una adolescente su 20 presenta un’infezione batterica acquisita per via sessuale, e l'età in cui tali infezioni si presentano sta diventando sempre più bassa. Si stima che più di 500 milioni di persone abbiano un'infezione genitale dovuta a virus herpes simplex (HSV). Oltre 290 milioni di donne hanno un’infezione da papillomavirus umano (HPV), una delle IST più letali.
Le IST possono causare importanti danni alle tube di Falloppio, responsabili del 30% - 40% dei casi di sterilità femminile. Praticamente tutti i casi di cancro cervicale sono legati alle infezioni genitali da HPV. Il cancro della cervice è il secondo tumore più comune nelle donne, con circa 500.000 nuovi casi e 250.000 decessi ogni anno.
Gli agenti responsabili delle IST si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) per contatto con i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue, saliva).
Inoltre, si possono trasmettere attraverso il sangue (es. trasfusioni, contatto con ferite, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing) o con i trapianti di tessuto o di organi (HIV, HBV, HCV, Sifilide), e infine, per passaggio diretto dalla madre al feto o al neonato durante la gravidanza, il parto, o l’allattamento (es. HIV, virus dell’epatite B, herpes genitale, sifilide, gonorrea, clamidia).
Le IST sono molto spesso asintomatiche, favoriscono l'acquisizione e la trasmissione dell'HIV, possono comportare gravi sequele e complicanze (in caso di mancata o errata diagnosi e terapia), quali: sterilità, gravidanza ectopica, parto pretermine, aborto, danni al feto e al neonato, tumori.
Le IST batteriche e da protozoi si curano efficacemente con gli antimicrobici, mentre per le IST virali (herpes genitale e condilomi acuminati) sono disponibili terapie antivirali e un nuovo vaccino anti-HPV.
L’elevata diffusione delle IST sembra essere legata a:
- carenze educative ed errori di tipo comportamentale
- difficoltà a ricorrere alle strutture che offrono servizi di prevenzione e diagnosi
- significativo calo della percezione del rischio di infezione.
Tenuto conto che nell’insieme le IST si associano a una morbilità e mortalità rilevante a causa delle numerose complicanze che possono provocare all’apparato riproduttivo, risulta fondamentale la diagnosi precoce e un adeguato trattamento.
Tuttavia, considerato il decorso spesso asintomatico o il quadro clinico aspecifico di molte di queste infezioni, la strategia migliore da adottare è la prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione a comportamenti sessuali responsabili.
E’ fondamentale l’informazione sugli strumenti necessari a ridurre il rischio di contagio, quali l’uso del preservativo ed eseguire alcune vaccinazioni ad oggi disponibili.
Un vaccino che viene raccomandato alle donne in giovane età è quello per il Papillomavirus (HPV), previene l'infezione e potrebbe ridurre i decessi correlati al cancro del collo dell'utero. Il vaccino per l'HPV può essere utilizzato anche nei maschi per prevenire la formazione di condilomi, ma anche lo sviluppo di tumori della regione ano-rettale e faringea.
Altro vaccino disponibile è quello per l'epatite B, consigliato per i soggetti con sospetta infezione e fortemente raccomandato, insieme a quello per l’epatite A, ai soggetti con comportamenti a rischio, quali gli uomini che fanno sesso con uomini (MSM), i consumatori di sostanze e le persone che vivono con l’HIV.
Il dispositivo medico più efficace nel prevenire la trasmissione delle malattie a trasmissione sessuale rimane comunque il preservativo, il cui uso corretto limita non solo la trasmissione dell’infezione attraverso i liquidi organici, ma anche il rischio di contrarre per semplice contatto l’herpes genitale, la sifilide, l’ulcera molle e l’HPV.
Fonte http://www.salute.gov.it/portale/fertility/dettaglioContenutiFertility.jsp?lingua=italiano&id=4557&area=fertilita&menu=malattie
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