Per ospitare un’altra vita dentro di sé il corpo della donna deve modificarsi. Dai primi giorni dopo la fecondazione l’organismo inizia in modo del tutto naturale una serie di alterazioni ormonali, posturali e viscerali. L’osteopatia può essere particolarmente utile in gravidanza, quando la crescita del feto nel grembo materno porta a cambiare gli schemi posturali preesistenti, accentuando la curvatura lombare e modificando per compensazione la curva dorsale. Cambiamenti che possono causare mal di schiena, sciatalgie, dolori al collo e alla testa, problemi di digestione o nausea, ritenzione idrica e problemi circolatori.
SINTOMI.
Nel primo trimestre la paziente può presentare nausea, vomito, mal di testa, reflusso gastro-esofageo, stanchezza. Dal quarto mese la postura inizia a modificarsi in modo più sensibile ed è più facile che la futura mamma vada incontro a tensioni lungo la colonna, che possono causare dolori alla zona dorsale e lombare, accompagnate da sciatalgie e pubalgie, così come possono comparire dolori nella parte alta, come cervicalgie o mal di testa, dovuti anche all’aumento di peso del seno. Negli ultimi mesi che separano dal parto la donna in gravidanza può avere difficoltà nella deambulazione, le gambe gonfie per il ristagno dei liquidi, stipsi, cistiti, conseguenti alla ridotta mobilità viscerale, difficoltà respiratorie dovute alle troppe pressioni viscerali che si esercitano sopra e sotto il diaframma che risulta in tensione miofasciale. Altro disturbo molto frequente in gravidanza è il tunnel carpale, dovuto alla maggior ritenzione idrica che provoca una compressione del nervo mediano nel polso.
OSTEOPATIA E GRAVIDANZA.
Il trattamento osteopatico nella donna in gravidanza può essere utile al fine di poter aiutare la donna ad affrontare gli adattamenti posturali e fisiologici che si determineranno e che sono dovuti ai cambiamenti tessutali e alle pressioni viscerali associate. Poiché la principale disfunzione riguarda la mobilità, all’inizio della seduta l’osteopata analizza i movimenti e la postura del paziente. Con tecniche miofasciali e funzionali molto dolci, va a valutare, ed eventualmente a trattare, le zone che subiscono i grandi cambiamenti a partire dal bacino, che deve essere quanto più mobile possibile al momento del parto per facilitare il transito e la nascita del bambino, e dalla colonna vertebrale per meglio adattare le zone lombare e dorsale alle modificazioni posturali e liberarle dalle restrizioni dei movimenti. L’osteopata incide, inoltre, sui disturbi a carico dei visceri: con manovre non invasive facilita e migliora il sistema respiratorio diaframmatico permettendo una più corretta circolazione dei liquidi corporei e una fisiologica mobilità viscerale. È consigliabile, seguendo le indicazioni del ginecologo, iniziare i trattamenti osteopatici a partire dal terzo mese di gravidanza. Anche se prima non ci sono grosse controindicazioni, è preferibile perché i primi tre mesi rappresentano una fase molto delicata.
IL TRATTAMENTO POST–PARTO.
L’osteopatia, oltre a prevenire e alleviare i dolori della gravidanza, può anche aiutare la futura mamma nella preparazione al parto. Lavorando sul bacino, l’osteopata effettua delle normalizzazioni per preparare il canale del parto e sbloccare tutte le articolazioni da restrizioni di movimento, il che riduce le tensioni dolorose provate dalla donna e facilita le ‘fatiche’ del bebè, che subirà meno traumi durante la nascita. Dopo il parto la neo mamma e il bambino possono essere sottoposti a dei trattamenti osteopatici al fine di ridare ad entrambi i giusti adattamenti posturali. Chi ha partorito naturalmente può sottoporsi fin da subito alle manovre dell’osteopata, chi invece ha subito un cesareo dovrà aspettare qualche mese su indicazione del ginecologo. Le eventuali cicatrici del parto devono essere trattate per evitare che si creino delle aderenze che nel tempo possono portare a sintomatologie, dato che la pelle è un recettore importante che potrebbe alterare il sistema tonico posturale. Si consiglia nel post parto anche la rieducazione del pavimento pelvico.
Fonte https://pickline.it/2018/10/15/dolori-gravidanza-perche-rivolgersi-allosteopata/
SINTOMI.
Nel primo trimestre la paziente può presentare nausea, vomito, mal di testa, reflusso gastro-esofageo, stanchezza. Dal quarto mese la postura inizia a modificarsi in modo più sensibile ed è più facile che la futura mamma vada incontro a tensioni lungo la colonna, che possono causare dolori alla zona dorsale e lombare, accompagnate da sciatalgie e pubalgie, così come possono comparire dolori nella parte alta, come cervicalgie o mal di testa, dovuti anche all’aumento di peso del seno. Negli ultimi mesi che separano dal parto la donna in gravidanza può avere difficoltà nella deambulazione, le gambe gonfie per il ristagno dei liquidi, stipsi, cistiti, conseguenti alla ridotta mobilità viscerale, difficoltà respiratorie dovute alle troppe pressioni viscerali che si esercitano sopra e sotto il diaframma che risulta in tensione miofasciale. Altro disturbo molto frequente in gravidanza è il tunnel carpale, dovuto alla maggior ritenzione idrica che provoca una compressione del nervo mediano nel polso.
OSTEOPATIA E GRAVIDANZA.
Il trattamento osteopatico nella donna in gravidanza può essere utile al fine di poter aiutare la donna ad affrontare gli adattamenti posturali e fisiologici che si determineranno e che sono dovuti ai cambiamenti tessutali e alle pressioni viscerali associate. Poiché la principale disfunzione riguarda la mobilità, all’inizio della seduta l’osteopata analizza i movimenti e la postura del paziente. Con tecniche miofasciali e funzionali molto dolci, va a valutare, ed eventualmente a trattare, le zone che subiscono i grandi cambiamenti a partire dal bacino, che deve essere quanto più mobile possibile al momento del parto per facilitare il transito e la nascita del bambino, e dalla colonna vertebrale per meglio adattare le zone lombare e dorsale alle modificazioni posturali e liberarle dalle restrizioni dei movimenti. L’osteopata incide, inoltre, sui disturbi a carico dei visceri: con manovre non invasive facilita e migliora il sistema respiratorio diaframmatico permettendo una più corretta circolazione dei liquidi corporei e una fisiologica mobilità viscerale. È consigliabile, seguendo le indicazioni del ginecologo, iniziare i trattamenti osteopatici a partire dal terzo mese di gravidanza. Anche se prima non ci sono grosse controindicazioni, è preferibile perché i primi tre mesi rappresentano una fase molto delicata.
IL TRATTAMENTO POST–PARTO.
L’osteopatia, oltre a prevenire e alleviare i dolori della gravidanza, può anche aiutare la futura mamma nella preparazione al parto. Lavorando sul bacino, l’osteopata effettua delle normalizzazioni per preparare il canale del parto e sbloccare tutte le articolazioni da restrizioni di movimento, il che riduce le tensioni dolorose provate dalla donna e facilita le ‘fatiche’ del bebè, che subirà meno traumi durante la nascita. Dopo il parto la neo mamma e il bambino possono essere sottoposti a dei trattamenti osteopatici al fine di ridare ad entrambi i giusti adattamenti posturali. Chi ha partorito naturalmente può sottoporsi fin da subito alle manovre dell’osteopata, chi invece ha subito un cesareo dovrà aspettare qualche mese su indicazione del ginecologo. Le eventuali cicatrici del parto devono essere trattate per evitare che si creino delle aderenze che nel tempo possono portare a sintomatologie, dato che la pelle è un recettore importante che potrebbe alterare il sistema tonico posturale. Si consiglia nel post parto anche la rieducazione del pavimento pelvico.
Fonte https://pickline.it/2018/10/15/dolori-gravidanza-perche-rivolgersi-allosteopata/
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