venerdì 12 ottobre 2018

Gravidanza extrauterina: di cosa si tratta?

       L’eventualità che l’ovocita fecondato si annidi invece in una sede diversa dall’utero (gravidanza ectopica) si verifca nell’1% delle gravidanze. In questi casi, l’annidamento avviene quasi sempre in una tuba e causa una gravidanza extrauterina, che può avere esiti diversi.


    Gravidanza extrauterina: di cosa si tratta?
  • La gestazione si può interrompere spontaneamente e l’ovocita essere riassorbito.
  • Se ciò non accade e l’attesa viene diagnosticata nelle sue fasi iniziali, per rimuovere l’impianto si ricorre a un farmaco chemioterapico, il metotrexate, che distrugge le cellule del trofoblasto, il tessuto destinato a diventare la placenta. Dopo il trattamento,la tuba può tornare integra e ben funzionante o risultare compromessa per aderenze post infammatorie causate dall’azione del farmaco.
  • Se non viene diagnosticata per tempo,la gravidanza extrauterina può provocare la lacerazione parziale o completa della tuba. In questi casi, è necessario un intervento chirurgico per la rimozione della tuba lacerata o la sua conservazione, se il danno iniziale era minimo. Anche se la tuba viene preservata non è detto, però, che sia ancora funzionante. In ogni modo, la perdita di una tuba o della sua funzionalità non comporta infertilità se l’altra è sana. In questo caso il concepimento può richiedere uno’ più di tempo, ma la probabilità di successo non diminuisce.

       Se il concepimento si facesse attendere troppo, è bene sottoporsi a un test di pervietà delle tube, per verifcarne l’integrità.

Fonte http://www.dolceattesa.com/gravidanza/gravidanza-extrauterina-di-cosa-si-tratta_vita-prenatale/

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