In calo l'incidenza del tumore, aumenta la sopravvivenza
Nel 2017 sono stimati 2.300 nuovi casi (pari al 2% di tutti i tumori incidenti nelle donne). Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile (4% dei casi, quinta neoplasia più frequente) mentre dopo i 50 anni rappresenta complessivamente l'1% dei tumori femminili.
Si stima che il rischio di sviluppare un tumore della cervice uterina nell'arco della vita di una donna è di 1 su 160.
La diagnosi precoce rappresenta l'arma più efficace nella prevenzione del carcinoma della cervice uterina. In Italia la diffusione del Pap-test a livello spontaneo, a partire dagli anni '60 e, soprattutto, l'avvio dei programmi di screening organizzato hanno rappresentato i principali fattori di riduzione dell'incidenza e ancor più della mortalità per questa neoplasia.
I programmi di screening regionali hanno invitato nel 2015 il 76% delle donne in età 25-64 anni. Considerando che il 16% del totale degli inviti era per sottoporsi al test HPV che offre una copertura di 5 anni, la copertura effettiva del Paese è ancora più alta.
Cosa fare
Secondo le linee guida tutte le donne tra i 25 e i 64 anni devono effettuare un Pap-test ogni 3 anni. Il Pap-test è un prelievo di una piccola quantità di cellule del collo dell’utero, che vengono analizzate al microscopio; se non si evidenzia nessuna anomalia, la donna viene invitata a ripetere l’esame dopo 3 anni, altrimenti viene invitata direttamente dal centro screening ad eseguire una colposcopia di approfondimento con asportazione di lesioni patologiche eventualmente presenti.
Il Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018 ha dato indicazione a tutte le Regioni di introdurre il test HPV in sostituzione della citologia come test di primo livello nello screening cervicale entro il 2018. Il prelievo è simile al Pap-test e va ripetuto ogni 5 anni. Se il test HPV risulta positivo la donna dovrà sottoporsi ad un Pap-test. Se anche questo è positivo la donna dovrà sottoporsi a colposcopia. Dai 25 a 30-35 anni l’esame di riferimento rimane il Pap-test ogni 3 anni.
Fonte http://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4489&area=Salute%20donna&menu=patologie
Nel 2017 sono stimati 2.300 nuovi casi (pari al 2% di tutti i tumori incidenti nelle donne). Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile (4% dei casi, quinta neoplasia più frequente) mentre dopo i 50 anni rappresenta complessivamente l'1% dei tumori femminili.
Si stima che il rischio di sviluppare un tumore della cervice uterina nell'arco della vita di una donna è di 1 su 160.
La diagnosi precoce rappresenta l'arma più efficace nella prevenzione del carcinoma della cervice uterina. In Italia la diffusione del Pap-test a livello spontaneo, a partire dagli anni '60 e, soprattutto, l'avvio dei programmi di screening organizzato hanno rappresentato i principali fattori di riduzione dell'incidenza e ancor più della mortalità per questa neoplasia.
I programmi di screening regionali hanno invitato nel 2015 il 76% delle donne in età 25-64 anni. Considerando che il 16% del totale degli inviti era per sottoporsi al test HPV che offre una copertura di 5 anni, la copertura effettiva del Paese è ancora più alta.
Cosa fare
Secondo le linee guida tutte le donne tra i 25 e i 64 anni devono effettuare un Pap-test ogni 3 anni. Il Pap-test è un prelievo di una piccola quantità di cellule del collo dell’utero, che vengono analizzate al microscopio; se non si evidenzia nessuna anomalia, la donna viene invitata a ripetere l’esame dopo 3 anni, altrimenti viene invitata direttamente dal centro screening ad eseguire una colposcopia di approfondimento con asportazione di lesioni patologiche eventualmente presenti.
Il Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018 ha dato indicazione a tutte le Regioni di introdurre il test HPV in sostituzione della citologia come test di primo livello nello screening cervicale entro il 2018. Il prelievo è simile al Pap-test e va ripetuto ogni 5 anni. Se il test HPV risulta positivo la donna dovrà sottoporsi ad un Pap-test. Se anche questo è positivo la donna dovrà sottoporsi a colposcopia. Dai 25 a 30-35 anni l’esame di riferimento rimane il Pap-test ogni 3 anni.
Fonte http://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4489&area=Salute%20donna&menu=patologie
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