Per dimostrarlo, sarebbero stati reclutati 100 volontari, i quali sono stati successivamente suddivisi in due gruppi: i membri del primo gruppo avrebbero aggiunto alla propria alimentazione della frutta a guscio (noci, nocciole, mandorle o arachidi), mentre quelli del secondo gruppo dovevano semplicemente ridurre l’assunzione di grassi saturi, diminuendo quindi l’assunzione di carne e di prodotti lattiero-caseari trasformati, e aumentando invece la quantità di grassi polinsaturi, provenienti da alimenti come il pesce e i semi.
Gli esperti ritengono che entrambe queste strategie potrebbero avere degli effetti positivi, e che potrebbero dunque aumentare la fertilità maschile, grazie all’azione benefica dei grassi polinsaturi, ampiamente contenuti proprio nella frutta secca.
Inoltre, esattamente come le noci, anche le mandorle sono ricche di arginina, un amminoacido che ha dimostrato di aumentare la produzione di sperma, mentre le arachidi contengono anche alti livelli di zinco, associati a un aumento della conta e della motilità degli spermatozoi.
Che dire? Per migliorare la fertilità non rimane a questo punto che mangiare qualche mandorla al giorno … in fin dei conti, tentar non nuoce, non trovate?
Fonte http://www.benessereblog.it/post/115934/fertilita-maschile-le-mandorle-aiutano-ad-aumentarla
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