Il fattore ‘ansia’ gioca un ruolo non indifferente nella riuscita del concepimento: è stato dimostrato che le coppie che cercano una gravidanza senza farsi prendere dal panico – in alcuni casi è proprio il caso di utilizzare questo termine – hanno il 70% di possibilità in più di ottenere un esito positivo delle coppie che vivono la ricerca del bebè che non arriva con preoccupazione.
Le cause di un difficile concepimento possono essere varie e non sempre riconoscibili: una notevole quota di coppie non concepisce in assenza di patologie diagnosticate e, in questo caso si parla di infertilità idiopatica.
Nelle altre coppie i problemi possono essere sia maschili che femminili o, più spesso, di entrambi. In ogni caso, occorre rimarcare che solo il 10% delle coppie non concepisce dopo un anno di rapporti non protetti e, per queste, si può iniziare a parlare di infertilità. Solitamente, comunque, si iniziano a eseguire accertamenti dopo 12 mesi di ricerca senza successo.
A conferma di ciò, abbiamo chiesto alla dottoressa Paola Scalari, psicologa responsabile del Centro di psicologia dell’età evolutiva di Venezia, qualche consiglio per la coppia che sta affrontando la ricerca della gravidanza.
“È l’ansia il nemico da sconfiggere: per concepire un bambino è indispensabile riscoprire il piacere di stare bene insieme, con naturalezza e affetto. I medici, in genere, evitano di fornire indicazioni circa la frequenza con cui sarebbe bene fare l’amore per concepire un bambino. È stato dimostrato che indirizzare la coppia in tal senso può avere conseguenze negative sotto il profilo emotivo. I due partner rischiano di vivere il rapporto sessuale in modo meccanico e ansiogeno accumulando tensione. Lo stress a sua volta può abbassare la fertilità della donna e peggiorare la qualità dello sperma maschile”.
Fonte http://www.dolceattesa.com/rimanere-incinta/quali-difficolta_infertilita/
Le cause di un difficile concepimento possono essere varie e non sempre riconoscibili: una notevole quota di coppie non concepisce in assenza di patologie diagnosticate e, in questo caso si parla di infertilità idiopatica.
Nelle altre coppie i problemi possono essere sia maschili che femminili o, più spesso, di entrambi. In ogni caso, occorre rimarcare che solo il 10% delle coppie non concepisce dopo un anno di rapporti non protetti e, per queste, si può iniziare a parlare di infertilità. Solitamente, comunque, si iniziano a eseguire accertamenti dopo 12 mesi di ricerca senza successo.
A conferma di ciò, abbiamo chiesto alla dottoressa Paola Scalari, psicologa responsabile del Centro di psicologia dell’età evolutiva di Venezia, qualche consiglio per la coppia che sta affrontando la ricerca della gravidanza.
“È l’ansia il nemico da sconfiggere: per concepire un bambino è indispensabile riscoprire il piacere di stare bene insieme, con naturalezza e affetto. I medici, in genere, evitano di fornire indicazioni circa la frequenza con cui sarebbe bene fare l’amore per concepire un bambino. È stato dimostrato che indirizzare la coppia in tal senso può avere conseguenze negative sotto il profilo emotivo. I due partner rischiano di vivere il rapporto sessuale in modo meccanico e ansiogeno accumulando tensione. Lo stress a sua volta può abbassare la fertilità della donna e peggiorare la qualità dello sperma maschile”.
Fonte http://www.dolceattesa.com/rimanere-incinta/quali-difficolta_infertilita/
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