mercoledì 6 giugno 2018

8 cose da sapere sulla fecondazione eterologa

       Non sono poche le coppie che ricorrono alla fecondazione eterologa per coronare il sogno di una gravidanza e di un bambino. Ecco 8 cose da sapere su questa tecnica per rimanere incinta.

8 cose da sapere sulla fecondazione eterologa

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  • Cosa è la fecondazione eterologa – Viene denominata anche “artificiale”. Il seme o l’ovulo sono stati donati da una persona esterna alla coppia. I donatori possono lasciare il liquido seminale nelle banche del seme, che conservano i campioni e li usano quando i partner hanno problemi di fertilità. Il bambino, differentemente dalla fecondazione omologa, non erediterà il patrimonio genetico da entrambi i genitori.
  • Le richieste – Nell’ultimo periodo la fecondazione eterologa ha subito un vero e proprio boom in Italia. Sono aumentati anche i centri che si occupano di questa particolare tecnica.
  • Chi sceglie fecondazione medicalmente assistita – A scegliere questo metodo di procreazione sono le donne con un’età intorno ai 35 anni.
  • La possibilità di successo – La tecnica ha una percentuale di successo del 12,8%. Le tecniche di II e III livello presentano una possibilità di successo del 20%, mentre per quelle di I livello si scende al 5,5% nelle donne oltre i 40 anni e 2,6% per quelle di 43 anni.
  • Le leggi – La sentenza della Corte Costituzionale ha fatto decadere il divieto di effettuare la fecondazione eterologa come previsto dalla legge 40 del 2004. Sono assenti però le linee guida e le indicazioni specifiche.
  • I rimborsi – La fecondazione eterologa non è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale, inoltre la tecnica non si può applicare ai single.
  • La normativa europea – La direttiva europea 17/2006, obbliga ad un test di tipo infettivo (epatite, Hiv) e genetico nel caso di fecondazione eterologa. Il donatore esterno deve inoltre sottoporsi a test per le malattie infettive, da praticare entro 90 giorni e ripetere ad ogni donazione.
  • Fecondazione eterologa all’estero – Sono molte le coppie costrette ad andare all’estero per poter praticare la procreazione eterologa. A causa del divieto della legge 40/2004 in Italia infatti molte coppie alla ricerca di una gravidanza si erano rivolte in passato a cliniche specializzate, molte delle quali in Spagna. In queste strutture la fecondazione assistita è prevista anche per donne single, mentre viene consentita l’ovodonazione, l’embriodonazione e l’anonimato dei donatori.
Fonte https://dilei.it/mamma/cose-da-sapere-fecondazione-eterologa/476460/

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