Già diversi studi avevano messo in rilievo come una maggior assunzione di acidi grassi polinsaturi, omega 3 e 6, molto presenti nei prodotti ittici, portasse ad avere ovulazioni e cicli più regolari (progesterone più presente) e anche miglioramenti significati nei parametri del liquido seminale.
Ora questa nuova ricerca, con tutti i relativi limiti, legati al fatto che si tratta di uno studio di coorte prospettico, condotta su 501 coppie, che vivono nello Stato del Michigan e in Texas, sembrerebbe confermare questa positiva relazione.
L’indagine longitudinale è stata condotta fino a dodici mesi o a gravidanza ottenuta e l’assunzione di pesce era registrata e controllata quotidianamente su diari vidimati.
Il risultato positivo era valutato come periodo per raggiungere una gravidanza mentre i risultati "secondari", quelli cioè sulla frequenza dei rapporti sessuali avuti, venivano calcolati sempre sulla base di diari stilati e controllati quotidianamente.
Si è in questo modo visto che le coppie, dove il partner maschile o femminile mangiava almeno otto porzioni di pesce a ciclo, avevano una fertilità (intesa come tempo per arrivare ad una gravidanza) rispettivamente del 47% e del 60% maggiore rispetto alla coppie con partner che singolarmente consumavano una o nessuna porzione di pesce a ciclo.
Nelle coppie, in cui entrambi i partner consumavano otto o più porzioni di pesce, la fertilità era superiore al 61% rispetto alle coppie che non ne consumavano.
Dulcis in fundo le coppie che nella loro dieta avevano otto o più porzioni di pesce registravano nella ricerca sui loro diari una frequenza del 22% più alta nei rapporti sessuali.
Lavoro complesso e con diverse e potenziali critiche di metodo ma che ci conferma come sia importante per la nostra salute, fertilità e sessualità controllare bene quello che ci mangia.
Fonte: https://academic.oup.com/jcem/advance-article-abstract/doi/10.1210/jc.2018-00385/5001729
Ora questa nuova ricerca, con tutti i relativi limiti, legati al fatto che si tratta di uno studio di coorte prospettico, condotta su 501 coppie, che vivono nello Stato del Michigan e in Texas, sembrerebbe confermare questa positiva relazione.
L’indagine longitudinale è stata condotta fino a dodici mesi o a gravidanza ottenuta e l’assunzione di pesce era registrata e controllata quotidianamente su diari vidimati.
Il risultato positivo era valutato come periodo per raggiungere una gravidanza mentre i risultati "secondari", quelli cioè sulla frequenza dei rapporti sessuali avuti, venivano calcolati sempre sulla base di diari stilati e controllati quotidianamente.
Si è in questo modo visto che le coppie, dove il partner maschile o femminile mangiava almeno otto porzioni di pesce a ciclo, avevano una fertilità (intesa come tempo per arrivare ad una gravidanza) rispettivamente del 47% e del 60% maggiore rispetto alla coppie con partner che singolarmente consumavano una o nessuna porzione di pesce a ciclo.
Nelle coppie, in cui entrambi i partner consumavano otto o più porzioni di pesce, la fertilità era superiore al 61% rispetto alle coppie che non ne consumavano.
Dulcis in fundo le coppie che nella loro dieta avevano otto o più porzioni di pesce registravano nella ricerca sui loro diari una frequenza del 22% più alta nei rapporti sessuali.
Lavoro complesso e con diverse e potenziali critiche di metodo ma che ci conferma come sia importante per la nostra salute, fertilità e sessualità controllare bene quello che ci mangia.
Fonte: https://academic.oup.com/jcem/advance-article-abstract/doi/10.1210/jc.2018-00385/5001729
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