Le cause
La causa principale della sterilità da fattore maschile consiste nell’alterazione del liquido seminale, ma questa è da considerare a sua volta il risultato finale di una problematica che va individuata per poter migliorare la quantità e la qualità degli spermatozoi.
Ad esempio l’alterazione può essere determinata da fenomeni infiammatori, molto frequenti ma spesso difficili da identificare in assenza di sintomi. Oppure da alterazioni genetiche che portano alla non produzione di spermatozoi. O infine alla presenza di varicocele e di altri problemi da correggere chirurgicamente.
Cosa fare?
Per una diagnosi tempestiva l’esame principale rimane l’analisi del liquido seminale da effettuare in ambiente altamente specialistico, perché ancora oggi inevitabilmente viene eseguito personalmente da medici o biologi.
Altra importante valutazione da effettuare è quella ormonale, per capire se ci sia un problema a livello testicolare. E infine le indagini che permettono di identificare malformazioni o problemi antecedenti.
Dopo una diagnosi adeguata esistono molti farmaci a disposizione per migliorare la qualità del liquido seminale (antiinfiammatori per eliminare infiammazioni ai genitali, farmaci ormonali che stimolano la produzione di spermatozoi) ma in caso di problemi datati, ormai non più risolvibili, la via principale è quella di ricorrere alla PMA.
Le tecniche oggi a disposizione sono sofisticate ed efficaci, come l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo direttamente nell’uovo, che permette di avere una gravidanza addirittura anche in totale assenza di spermatozoi nell’eiaculato.
Fonte https://www.progestazione.it/fertilita/sterilita-fattore-maschile/
La causa principale della sterilità da fattore maschile consiste nell’alterazione del liquido seminale, ma questa è da considerare a sua volta il risultato finale di una problematica che va individuata per poter migliorare la quantità e la qualità degli spermatozoi.
Ad esempio l’alterazione può essere determinata da fenomeni infiammatori, molto frequenti ma spesso difficili da identificare in assenza di sintomi. Oppure da alterazioni genetiche che portano alla non produzione di spermatozoi. O infine alla presenza di varicocele e di altri problemi da correggere chirurgicamente.
Cosa fare?
Per una diagnosi tempestiva l’esame principale rimane l’analisi del liquido seminale da effettuare in ambiente altamente specialistico, perché ancora oggi inevitabilmente viene eseguito personalmente da medici o biologi.
Altra importante valutazione da effettuare è quella ormonale, per capire se ci sia un problema a livello testicolare. E infine le indagini che permettono di identificare malformazioni o problemi antecedenti.
Dopo una diagnosi adeguata esistono molti farmaci a disposizione per migliorare la qualità del liquido seminale (antiinfiammatori per eliminare infiammazioni ai genitali, farmaci ormonali che stimolano la produzione di spermatozoi) ma in caso di problemi datati, ormai non più risolvibili, la via principale è quella di ricorrere alla PMA.
Le tecniche oggi a disposizione sono sofisticate ed efficaci, come l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo direttamente nell’uovo, che permette di avere una gravidanza addirittura anche in totale assenza di spermatozoi nell’eiaculato.
Fonte https://www.progestazione.it/fertilita/sterilita-fattore-maschile/
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