1) La masturbazione fa diventare ciechi
Ovviamente non esistono prove scientifiche che confermino questa preoccupante affermazione. Tutto sembra nascere nel 1712, quando un editore inglese dà alle stampe un opuscolo molto critico sull’odiosa pratica intitolandolo Onania. Nell’opuscolo la masturbazione viene definita “peccato atroce di autoinquinamento”, frase che suona male qualsiasi cosa volesse intendere. Segue una serie infinita di sintomi associati alla masturbazione, fra cui appunto la cecità. L’autore del libretto aveva però la soluzione, un intruglio da lui ideato per frenare i bollenti spiriti. Pura questione di marketing anche allora, quindi.
2) La sterilità riguarda le donne
I dati evidenziano una leggera prevalenza femminile per quanto riguarda la sterilità, ma non sufficiente per attribuire alle donne tutto il peso dell’incapacità di generare prole. I numeri del Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita parlano di un 29,3% di casi di sterilità attribuibili all’uomo, del 37,1% alla donna e del 17,6% a entrambi.
A livello terminologico, inoltre, bisogna distinguere fra sterilità e infertilità. Nel primo caso si indica l’incapacità di concepire, nel secondo quella di portare a termine la gravidanza. Secondo l’Oms si può parlare di sterilità dopo almeno 12 mesi di regolari rapporti sessuali non protetti.
3) Ho le mestruazioni, non posso rimanere incinta
È ovviamente falso. Anche se meno probabile, l’ipotesi di rimanere incinta con un rapporto avuto durante le mestruazioni non è da scartare. Gli spermatozoi possono sopravvivere nelle vie genitali femminili anche una settimana dopo il rapporto. In questo lasso di tempo mantengono la capacità di fecondare l’ovulo al momento dell’ovulazione.
4) Il coito interrotto è un metodo anticoncezionale
Falso. Interrompere il coito poco prima dell’orgasmo non assicura il mancato concepimento. A parte l’oggettiva difficoltà da parte dell’uomo di trattenersi nel momento decisivo, è da considerare la presenza del liquido pre-eiaculatorio, emesso ben prima dell’orgasmo e ugualmente in grado di fecondare l’ovulo femminile. Tra l’altro, la pratica non protegge neanche dal rischio di infezione da malattie sessualmente trasmissibili, dal momento che nel liquido pre-eiaculatorio sono presenti anche batteri e virus.
5) Non si può rimanere incinta durante il primo rapporto sessuale
Essere alla prima volta non garantisce nulla. Il punto dirimente è l’ovulazione, che avviene per la prima volta il mese precedente alla prima mestruazione. Da allora, ogni rapporto sessuale può dar vita a una gravidanza. È quindi fondamentale per ogni ragazza che si approccia al sesso proteggersi con i dovuti metodi anticoncezionali o assicurarsi che il proprio partner utilizzi il preservativo.
Fonte http://www.italiasalute.it/copertina.asp?Articolo_ID=14233
Ovviamente non esistono prove scientifiche che confermino questa preoccupante affermazione. Tutto sembra nascere nel 1712, quando un editore inglese dà alle stampe un opuscolo molto critico sull’odiosa pratica intitolandolo Onania. Nell’opuscolo la masturbazione viene definita “peccato atroce di autoinquinamento”, frase che suona male qualsiasi cosa volesse intendere. Segue una serie infinita di sintomi associati alla masturbazione, fra cui appunto la cecità. L’autore del libretto aveva però la soluzione, un intruglio da lui ideato per frenare i bollenti spiriti. Pura questione di marketing anche allora, quindi.
2) La sterilità riguarda le donne
I dati evidenziano una leggera prevalenza femminile per quanto riguarda la sterilità, ma non sufficiente per attribuire alle donne tutto il peso dell’incapacità di generare prole. I numeri del Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita parlano di un 29,3% di casi di sterilità attribuibili all’uomo, del 37,1% alla donna e del 17,6% a entrambi.
A livello terminologico, inoltre, bisogna distinguere fra sterilità e infertilità. Nel primo caso si indica l’incapacità di concepire, nel secondo quella di portare a termine la gravidanza. Secondo l’Oms si può parlare di sterilità dopo almeno 12 mesi di regolari rapporti sessuali non protetti.
3) Ho le mestruazioni, non posso rimanere incinta
È ovviamente falso. Anche se meno probabile, l’ipotesi di rimanere incinta con un rapporto avuto durante le mestruazioni non è da scartare. Gli spermatozoi possono sopravvivere nelle vie genitali femminili anche una settimana dopo il rapporto. In questo lasso di tempo mantengono la capacità di fecondare l’ovulo al momento dell’ovulazione.
4) Il coito interrotto è un metodo anticoncezionale
Falso. Interrompere il coito poco prima dell’orgasmo non assicura il mancato concepimento. A parte l’oggettiva difficoltà da parte dell’uomo di trattenersi nel momento decisivo, è da considerare la presenza del liquido pre-eiaculatorio, emesso ben prima dell’orgasmo e ugualmente in grado di fecondare l’ovulo femminile. Tra l’altro, la pratica non protegge neanche dal rischio di infezione da malattie sessualmente trasmissibili, dal momento che nel liquido pre-eiaculatorio sono presenti anche batteri e virus.
5) Non si può rimanere incinta durante il primo rapporto sessuale
Essere alla prima volta non garantisce nulla. Il punto dirimente è l’ovulazione, che avviene per la prima volta il mese precedente alla prima mestruazione. Da allora, ogni rapporto sessuale può dar vita a una gravidanza. È quindi fondamentale per ogni ragazza che si approccia al sesso proteggersi con i dovuti metodi anticoncezionali o assicurarsi che il proprio partner utilizzi il preservativo.
Fonte http://www.italiasalute.it/copertina.asp?Articolo_ID=14233
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