I dati
Complessivamente, 2.204 donne, ovvero il 39%, sono rimaste incinta entro un mese da quando hanno cominciato a evitare metodi contraccettivi e 468, pari all’8%, non sono riuscite a concepire dopo 12 mesi di tentativi. E mentre le donne che andavano raramente al fast food, o mai, avevano un rischio di infertilità dell’8%, il rischio era del 16% tra coloro che mangiavano in questi locali almeno quattro volte a settimana.
Frutta e verdura
I ricercatori hanno anche considerato il consumo di frutta e hanno visto che le donne che ne consumavano meno di una porzione al mese impiegavano 15 giorni in più per restare incinte rispetto a quelle che mangiavano almeno tre porzioni di frutta al giorno. Con un minore consumo di frutta, insomma, il rischio di infertilità è stato del 12%, rispetto all’8% tra chi consumava più frutta.
I commenti
“I cibi dei fast food contengono elevate quantità di grassi saturi, sodio e a volte zucchero”, dice Grieger. E sebbene “questi componenti non siano stati specificatamente studiati in relazione alla gravidanza umana, quantità elevate di acidi grassi saturi sono stati identificati in ovociti di donne sottoposte a riproduzione assistita e studi su animali da laboratorio hanno evidenziato che una dieta ricca di grassi avrebbe effetti tossici sulle ovaie”. La ricerca, comunque, avrebbe dei limiti, uno su tutti l’affidarsi ai ricordi delle donne, attraverso un questionario, le informazioni su cosa avevano mangiato nel mese precedente il concepimento. “Molti fattori legati allo stile di vita sono associati alla sterilità, come il fumo, il consumo di alcool o l’obesità”, ha sottolineato Joachim Dudenhausen, del Weill Cornell Medicine di New York, che non era coinvolto nello studio. Questa ricerca “offre nuove prove sul ruolo che la dieta può svolgere nell’aiutare il concepimento”.
Fonte: Human Reproduction
Complessivamente, 2.204 donne, ovvero il 39%, sono rimaste incinta entro un mese da quando hanno cominciato a evitare metodi contraccettivi e 468, pari all’8%, non sono riuscite a concepire dopo 12 mesi di tentativi. E mentre le donne che andavano raramente al fast food, o mai, avevano un rischio di infertilità dell’8%, il rischio era del 16% tra coloro che mangiavano in questi locali almeno quattro volte a settimana.
Frutta e verdura
I ricercatori hanno anche considerato il consumo di frutta e hanno visto che le donne che ne consumavano meno di una porzione al mese impiegavano 15 giorni in più per restare incinte rispetto a quelle che mangiavano almeno tre porzioni di frutta al giorno. Con un minore consumo di frutta, insomma, il rischio di infertilità è stato del 12%, rispetto all’8% tra chi consumava più frutta.
I commenti
“I cibi dei fast food contengono elevate quantità di grassi saturi, sodio e a volte zucchero”, dice Grieger. E sebbene “questi componenti non siano stati specificatamente studiati in relazione alla gravidanza umana, quantità elevate di acidi grassi saturi sono stati identificati in ovociti di donne sottoposte a riproduzione assistita e studi su animali da laboratorio hanno evidenziato che una dieta ricca di grassi avrebbe effetti tossici sulle ovaie”. La ricerca, comunque, avrebbe dei limiti, uno su tutti l’affidarsi ai ricordi delle donne, attraverso un questionario, le informazioni su cosa avevano mangiato nel mese precedente il concepimento. “Molti fattori legati allo stile di vita sono associati alla sterilità, come il fumo, il consumo di alcool o l’obesità”, ha sottolineato Joachim Dudenhausen, del Weill Cornell Medicine di New York, che non era coinvolto nello studio. Questa ricerca “offre nuove prove sul ruolo che la dieta può svolgere nell’aiutare il concepimento”.
Fonte: Human Reproduction
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