Lupus, una gravidanza sana è possibile
Molti dei cambiamenti in gravidanza, che per una donna sana sono fisiologici, possono invece mascherare l’inasprimento del LES e mettere a rischio la salute di mamma e bambino. Come dimostrano i risultati di uno studio condotto dal Dipartimento di reumatologia e immunologia clinica di Humanitas Research in collaborazione con l’università di California, alterazioni fisiologiche in gravidanza come l’anemia del terzo trimestre o l’aumento dei livelli di infiammazione (citochine), disturbi cutanei, dispnea, dolore articolare per aumento del peso e modificazioni del bacino, edema degli arti inferiori, potrebbero essere causati anche da inasprimento della malattia e mimare complicanze pericolose per la vita della mamma e del feto (la pre-eclampsia, nota anche come gestosi gravidica, e la sindrome HELLP che include emolisi, elevati livelli di enzimi epatici e basso dosaggio di piastrine). «Riconoscere quando la malattia autoimmune è responsabile di queste alterazioni, grazie a controlli periodici e specifici – conclude il professor Carlo Selmi – diventa di fondamentale importanza per intervenire modificando la terapia. Infatti, se la pianificazione del concepimento permette la gestione delle terapie che potrebbero inibire l’impianto del feto, come per esempio i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), obiettivo della gestione terapeutica è mantenere la patologia in una stato remissivo, cioè non attivo, o trattare le complicanze senza danneggiare il feto».
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