venerdì 6 ottobre 2017

SONO INCINTA, COSA MANGIO?

        L’energia necessaria ad una donna incinta supera di circa 300 Kcal il fabbisogno energetico pregravidico, dalla 10^ e la 30^ settimana, quando il corpo si organizza per creare le riserve materne di grasso.
       Durante le ultime 10 settimane, è la crescita fetale che necessita di maggiore energia.
Risulta quindi evidente che una dieta o una restrizione nutrizionale non siano appropriate durante la gravidanza e queste potrebbero avere effetti avversi per il feto.

       Per supportare la sintesi tissutale materna e lo sviluppo fetale, è richiesto un maggior apporto proteico; le donne che vivono in Paesi sviluppati, che consumano regolarmente carne, legumi e prodotti caseari, non hanno alcuna necessità di integrazioni.
       Chi segue una dieta di tipo vegetariano o vegano deve assicurarsi di assumere legumi e frumento integrale in quantità sufficiente ed integrare con la Vitamina B12.

       Durante la gravidanza il metabolismo dei grassi è modificato dai cambiamenti ormonali.
Trigliceridi, colesterolo, acidi grassi e lipoproteine sono più bassi all’inizio della gestazione e tendono ad aumentare con il progredire delle settimane.
       Una dieta ricca di grassi non è raccomandata durante la gravidanza poiché è associata allo sviluppo di anomalie glucidiche (intolleranze al glucosio, diabete gestazionale); mentre si raccomanda alle donne di consumare pesce azzurro ricco di Omega3, importanti per ridurre il rischio di pre-eclampsia, basso peso del feto e parto pretermine.
       Inoltre gli Omega3 hanno un ruolo importante nel regolare lo stato infiammatorio del corpo.
I carboidrati sono essenziali per il metabolismo materno e fetale; la dieta mediterranea, ricca di cereali, è pertanto la più indicata durante la gravidanza.
       E’ preferibile però consumare alimenti integrali, ricchi di fibre, per prevenire la costipazione dovuta agli elevati livelli di progesterone.

alimentazione in gravidanza       Per quanto riguarda i micronutrienti, è essenziale che la donna in gravidanza assuma una quantità di acido folico adeguata (400 microgrammi/die), per prevenire i difetti del tubo neurale; le vitamine sono importanti per il corretto sviluppo del feto ma la normale dieta è sufficiente a garantirne l’adeguato apporto.

       Per quanto riguarda il ferro, spesso in gravidanza vi è una riduzione fisiologica delle riserve o un’anemia sideropenica, che si aggrava nelle donne che non consumano carne o che hanno basse riserve marziali pregravidiche, così come in chi assume poca vitamina C o assume farmaci che ne influenzano l’assorbimento.
La supplementazione si rende dunque necessaria in alcuni casi, ma deve essere sempre accompagnata da consigli nutrizionali appropriati e sotto la supervisione di un professionista.

Il cibo può esser fonte di infezioni.
       Durante la gravidanza, le future mamme devono prestare attenzione all’igiene, lavando accuratamente frutta e verdura prima di consumarle.
Per ridurre il rischio di contrarre salmonellosi, listeriosi e toxoplasmosi è opportuno evitare di mangiare alimenti poco cotti, uova crude, formaggi con segni di muffe o a pasta molle, affettati crudi.

       La gravidanza è un evento normale e fisiologico nella vita di una donna; una alimentazione sana e bilanciata, con quantità adeguate di carne, pesce, legumi e cereali, che preveda il consumo di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, garantisce un apporto nutrizionale adeguato.
E’ importante bere almeno 2 litri di acqua al giorno, soprattutto nei periodi più caldi, e fare attività fisica moderata. Il benessere passa anche attraverso il cibo, pertanto attenzione alla qualità dei prodotti che consumiamo!

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