
Conclusioni
La combinazione di PGD e PGS aumenta la capacità di selezionare gli embrioni con un elevato potenziale di impianto ed evita allo stesso tempo il trasferimento in utero di embrioni che, sebbene non siano affetti da malattie genetiche monogeniche (che riguardano un solo gene) o riarrangiamenti cromosomici, presentano aneuploidie cromosomiche [4]. Viene dunque minimizzata l’incidenza di gravidanze con feti affetti da anomalie cromosomiche quali la sindrome di Down (trisomia 21), la trisomia 13 e la trisomia 18; viene anche ridotto il tasso di aborto. Una volta identificati mediante le analisi genetiche gli embrioni sani, questi vengono congelati e trasferiti successivamente nell’utero della paziente In seguito all’instaurarsi della gravidanza, sarà possibile effettuare test diagnostici invasivi prenatali e postnatali a conferma dei risultati genetici sulla biopsia embrionale.
Consigli pratici
In conclusione, la PGD è consigliata quando nella coppia esiste un rischio aumentato di trasmettere alla prole una specifica malattia genetica di un singolo gene (es. fibrosi cistica, beta talassemia, emofilia ecc.) o dovuta ad alterazioni cromosomiche strutturali o a mosaicismo cromosomico. È dunque garantita la possibilità di una diagnosi genetica sia alle coppie infertili sia a quelle che non presentano problematiche di fertilità ma che hanno parenti con malattie genetiche o che sono comunque a rischio. La PGS permette invece di migliorare le chance riproduttive delle coppie infertili e l’efficienza dei trattamenti di fecondazione in vitro in generale. È indicata in caso di: età materna avanzata (superiore ai 38 anni), ripetuti fallimenti di impianto embrionale in seguito alle procedure di IVF, abortività ricorrente, mosaicismo cromosomico e infertilità maschile grave.
Fonti
Harper JC, Sengupta SB. Preimplantation genetic diagnosis: state of the art 2011. Hum Genet 2012;131(2):175-86.
Capalbo A, Rienzi L, Cimadomo D, et al. Correlation between standard blastocyst morphology, euploidy and implantation: an observational study in two centers involving 956 screened blastocysts. Hum Reprod 2014;29(6):1173-81.
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